La prima campanella? In ufficio alla Scavolini

Niente lezione ’classica’ per cinque ragazzi del ‘Bramante Genga’ "Lavoreranno sulla progettazione di cucine in completa autonomia"

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Un primo giorno di scuola assolutamente speciale sarà quello che oggi, cinque studenti del tecnico Bramante Genga, trascorreranno in azienda, alla Scavolini. "Sono cinque ragazzi del corso professionale “Industria ed artigianato per il made in Italy - Settore legno e arredo” – spiega la preside, Cinzia Biagini con accanto la professoressa Pensalfini, coordinatrice del progetto, –. Hanno iniziato un percorso di stage in azienda alla Scavolini. Il percorso è cominicato una settimana fa e, a giudicare dai riscontri dei giovani, è estremamente educativo e formativo".

Crederci non è difficile, soprattutto perché ad aprire le porte al gruppetto di volenterosi è stata Emanuela Scavolini, in persona. Che tipo di esperienza, l’azienda ha predisposto per i giovani?: "I ragazzi rimangono con noi per quattro settimane – spiega Scavolini –. Cerchiamo di spiegare loro che cosa facciamo e come lavoriamo. Dopo la prima settimana dove hanno potuto visitare e conoscere la produzione, da oggi hanno iniziato a lavorare proprio su un software specifico, da noi usato. È un programma 3D che utilizziamo per progettare le cucine. Le ultime due settimane saranno, invece, dedicate alla progettazione degli spazi. Ai ragazzi daremo la planimetria di spazi da arredare e ciascuno di loro, utilizzando i nostri programmi, potrà progettarli in autonomia. Penso che sia importante che le aziende siano coinvolte nella formazione tramite l’alternanza. È la prima volta che ospitiamo cinque ragazzi in contemporanea. Per poter rendere significativa questa esperienza abbiamo trasformato un ufficio in una piccola succursale del Bramante-Genga". Scavolini scherza, ma neanche tanto a giudicare con quale puntualità lo staff tecnico della Scavolini presta cura e tempo nel divulgare nozioni ed esperienze ai giovanissimi progettisti. Di certo passa la passione con cui in azienda si riesce a lavorare: "Il nostro obiettivo è motivare questi ragazzi. Vederli così coinvolti ci fa molto piacere. Ci auguriamo – conclude Scavolini – che ciò possa contribuire alle loro future scelte". "E’ gratificante e stimolante essere qui – dice uno degli studenti, Valentino Giorgini –: con grande concretezza è stato possibile avere un’idea delle mansioni e delle competenze esercitate in azienda".

Solidea Vitali Rosati