AMEDEO PISCIOLINI
Cronaca

La prima tartufaia del bianco all’ombra dell’Abbazia del Furlo

Ieri taglio del nastro fatto dall’onorevole Mirco Carloni. Un’operazione culturale. oltre che economica.

Il taglio del nastro con l’onorevole Mirco Carloni, il sindaco Grassi, il consigliere Rossi

Il taglio del nastro con l’onorevole Mirco Carloni, il sindaco Grassi, il consigliere Rossi

Inaugurata ieri nella zona Abbazia di San Vincenzo al Furlo ad Acqualagna la prima tartufaia coltivata del tartufo bianco. "Si apre una nuova fase per tutelare uno dei tesori più preziosi del nostro patrimonio ambientale e culturale, coinvolgendo le future generazioni. Il tartufo bianco – ha dichiarato il sindaco Pier Luigi Grassi – riveste un’importanza enorme per il nostro territorio e per la nostra comunità che non si esaurisce nelle qualità gastronomiche ma comprende soprattutto la sua esistenza connessa all’ambiente".

L’operazione è il frutto di un accordo con l’Associazione Nazionale Conduttori Tartufaie (Anct) guidata dal presidente Sabatino Di Giamberardino e in collaborazione con l’Amap - Agenzia per l’Innovazione nel Settore Agroalimentare e della Pesca della Regione Marche. "Si tratta – ha spiegato il presidente Anct Sabatino Di Giamberardino – del primo esperimento a livello mondiale, riusciremo a coltivare circa 450 piantine". "La Regione Marche – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini – ha da tempo riconosciuto l’importanza della tartuficoltura come settore strategico per lo sviluppo rurale e la valorizzazione del nostro territorio". "Questa è una giornata storica – ha dichiarato il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Mirco Carloni – come nel ’32 si è inaugurata qui vicino la prima tartufaia in Italia del nero pregiato, così oggi, nel 2025, si inaugura la prima tartufaia di bianco con una tracciabilità certificata. L’operazione del comune di Acqualagna, che coinvolge Anct, è un salto in avanti. In passato non sempre c’è stata la stessa sensibilità per il tartufo. Sono davvero felice del ruolo che svolge Amap, che è il risultato di una riforma che abbiamo operato in Consiglio regionale trasformandola in un’agenzia per l’innovazione e non di sola assistenza tecnica come era in passato, nonché di ricerca di nuove strategie per aumentare la produttività".

Tra i presenti anche il consigliere regionale Giacomo Rossi e il presidente Amap Marco Rotoni.

am. pi.