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La protesta dei genitori lavoratori: "Così siamo costretti al part time"

Tra le promesse fatte e quelle assolte il bilancio è tutt’altro che roseo. L’opinione è stata espressa, senza tanti giri...

La protesta del 27 luglio 2024 in piazza del Popolo del Comitato Genitori Lavoratori

La protesta del 27 luglio 2024 in piazza del Popolo del Comitato Genitori Lavoratori

Tra le promesse fatte e quelle assolte il bilancio è tutt’altro che roseo. L’opinione è stata espressa, senza tanti giri di parole dalla delegazione del Comitato Genitori Lavoratori all’assessore comunale Camilla Murgia, ieri durante un confronto, serrato, durato due ore. All’incontro i genitori hanno tenuto banco ribadendo quelle che sono delle priorità assolute nell’ottica di migliorare l’efficacia dei servizi educativi. Il servizio mensa che nei nidi, 0-3 anni, dovrebbe iniziare in contemporanea con l’avvio dell’anno è stata ribadita a più riprese. "Il fatto che ciò non accada – spiega Ramona Roca, tra le portavoci del Comitato, nato anche per un concreto sostegno alla natalità – comporta che molti genitori debbano chiedere part time o prendere ferie. Lo chiediamo da tre anni, ma è uno scoglio molto difficile da superare: non capiamo perché". Per il potenziamento del pomeridiano nei nidi l’assessore ha detto chiaramente che l’amministrazione non ha fondi. "E’ così purtroppo – osserva Roca –. Invece sarà divulgato a fine giugno il fantomatico sondaggio che dovrebbe verificare quanti siano i genitori disposti a prolungare fino alle ore 17, pagando di tasca propria, l’orario di uscita nelle scuole dell’Infanzia". Il Comitato è quello che il 24 luglio di un anno fa scese in piazza con la protesta dei passeggini (foto). "Non è vero che le liste d’attesa nello 0-3 anni siano state azzerate: siamo indignati di leggere dichiarazioni da parte dell’amministrazione che sono fuorvianti per l’opinione pubblica – osserva Roca –. La fascia più fragile, la 0-1 anno, conta una settantina di famiglie escluse dal servizio. L’assessore Murgia ci ha anticipato che nel nuovo nido alla Torraccia per lo 0-1 anno ci saranno circa 25 posti: non abbastanza, quindi a risolvere il problema. L’assessore ci ha promesso che aumenteranno le risorse per i nidi: noi continueremo a monitorare. Anche perché proprio i neogenitori sono quelli in maggiore difficoltà: non è d’aiuto, per esempio, che sappiano l’esito della graduatoria a fine luglio. Insomma c’è molto da fare per migliorare".

s.v.r.