
Numeri in aumento in regione. All’Ast un percorso di diagnosi e terapia. Il direttore Carelli: "Passo fondamentale per garantire cure tempestive". Il dottor Patriti: "Un’intera squadra che mette la persona al centro".
Nella lotta contro il tumore al pancreas, una delle neoplasie più aggressive e in rapida crescita, le Marche compiono un passo cruciale: nasce a Pesaro il primo Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) regionale, per garantire a tutti i pazienti una presa in carico strutturata, tempestiva e multidisciplinare, senza dover cercare cure fuori regione. È l’Azienda sanitaria territoriale di Pesaro Urbino (Ast Pu) a promuovere questo modello, già oggi attrattivo: nel 2023 infatti circa il 20% dei pazienti operati al pancreas al San Salvatore proveniva da altre regioni, secondo i dati Agenas.
L’Ospedale San Salvatore è il fulcro operativo del nuovo Pdta, ormai riferimento per la patologia pancreatica. Una rete integrata e coesa che coinvolge oncologi, gastroenterologi, radiologi, radioterapisti, anatomo-patologi – tra cui la dottoressa Silvia Tommasoni – psicologi clinici, dietisti e infermieri case manager. Il progetto nasce da una visione condivisa e dalla determinazione del direttore della Chirurgia, Alberto Patriti, in sinergia con le oncologie di Pesaro, Fano e Urbino.
"Alla base del percorso – spiega Patriti – c’è la consapevolezza che in oncologia serve una squadra. Ogni paziente è discusso in riunioni multidisciplinari che stabiliscono un piano terapeutico personalizzato, dalla diagnosi al follow-up, con supporti psicologici e nutrizionali". Gli infermieri case manager accompagnano il paziente lungo tutto il percorso, sostenuti dal lavoro del Servizio Qualità, che ha reso il modello misurabile ed equo. I numeri confermano l’urgenza: secondo Airtum e Oms, in Italia si registrano ogni anno oltre 14.800 nuovi casi di tumore al pancreas, con un incremento del 21% in dieci anni.
Nelle Marche sono circa 340 i nuovi casi annuali. Da qui la raccomandazione del Ministero della Salute di attivare Pancreas Unit regionali. Il Pdta marchigiano rappresenta la risposta. "Con questo percorso – afferma l’assessore alla Sanità regionale, Filippo Saltamartini – miglioriamo l’accesso alla diagnosi precoce e alle cure, contrastando la mobilità passiva e rafforzando l’offerta sanitaria sul territorio".
L’ingresso nel Pdta può avvenire tramite visita chirurgica dedicata, ogni venerdì mattina al Padiglione I del San Salvatore con il dottor Filippo Petrelli e la sua équipe, oppure attraverso le visite oncologiche o gastroenterologiche delle sedi Ast. Una volta entrati, i pazienti vengono presi in carico da un team integrato, con passaggi flessibili e personalizzati. Non è confinato a Pesaro, ma unisce tutte le strutture della provincia, comprese le oncologie di Fano e Urbino, e fa da apripista per l’intera regione. "È la dimostrazione – dichiara il direttore generale Ast Pu Alberto Carelli – di come la collaborazione tra professionalità e la centralità del paziente possano generare una sanità pubblica di qualità".
Con questa nuova organizzazione, Pesaro conferma la sua vocazione all’eccellenza: non solo città d’arte, musica e cultura, ma anche laboratorio di buone pratiche sanitarie.
Tiziana Petrelli