TIZIANA PETRELLI
Cronaca

La sanità che funziona. Tumori del pancreas 340 nuovi casi l’anno. Ma ora ci si cura in città

Numeri in aumento in regione. All’Ast un percorso di diagnosi e terapia. Il direttore Carelli: "Passo fondamentale per garantire cure tempestive". Il dottor Patriti: "Un’intera squadra che mette la persona al centro".

Numeri in aumento in regione. All’Ast un percorso di diagnosi e terapia. Il direttore Carelli: "Passo fondamentale per garantire cure tempestive". Il dottor Patriti: "Un’intera squadra che mette la persona al centro".

Numeri in aumento in regione. All’Ast un percorso di diagnosi e terapia. Il direttore Carelli: "Passo fondamentale per garantire cure tempestive". Il dottor Patriti: "Un’intera squadra che mette la persona al centro".

Nella lotta contro il tumore al pancreas, una delle neoplasie più aggressive e in rapida crescita, le Marche compiono un passo cruciale: nasce a Pesaro il primo Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) regionale, per garantire a tutti i pazienti una presa in carico strutturata, tempestiva e multidisciplinare, senza dover cercare cure fuori regione. È l’Azienda sanitaria territoriale di Pesaro Urbino (Ast Pu) a promuovere questo modello, già oggi attrattivo: nel 2023 infatti circa il 20% dei pazienti operati al pancreas al San Salvatore proveniva da altre regioni, secondo i dati Agenas.

L’Ospedale San Salvatore è il fulcro operativo del nuovo Pdta, ormai riferimento per la patologia pancreatica. Una rete integrata e coesa che coinvolge oncologi, gastroenterologi, radiologi, radioterapisti, anatomo-patologi – tra cui la dottoressa Silvia Tommasoni – psicologi clinici, dietisti e infermieri case manager. Il progetto nasce da una visione condivisa e dalla determinazione del direttore della Chirurgia, Alberto Patriti, in sinergia con le oncologie di Pesaro, Fano e Urbino.

"Alla base del percorso – spiega Patriti – c’è la consapevolezza che in oncologia serve una squadra. Ogni paziente è discusso in riunioni multidisciplinari che stabiliscono un piano terapeutico personalizzato, dalla diagnosi al follow-up, con supporti psicologici e nutrizionali". Gli infermieri case manager accompagnano il paziente lungo tutto il percorso, sostenuti dal lavoro del Servizio Qualità, che ha reso il modello misurabile ed equo. I numeri confermano l’urgenza: secondo Airtum e Oms, in Italia si registrano ogni anno oltre 14.800 nuovi casi di tumore al pancreas, con un incremento del 21% in dieci anni.

Nelle Marche sono circa 340 i nuovi casi annuali. Da qui la raccomandazione del Ministero della Salute di attivare Pancreas Unit regionali. Il Pdta marchigiano rappresenta la risposta. "Con questo percorso – afferma l’assessore alla Sanità regionale, Filippo Saltamartini – miglioriamo l’accesso alla diagnosi precoce e alle cure, contrastando la mobilità passiva e rafforzando l’offerta sanitaria sul territorio".

L’ingresso nel Pdta può avvenire tramite visita chirurgica dedicata, ogni venerdì mattina al Padiglione I del San Salvatore con il dottor Filippo Petrelli e la sua équipe, oppure attraverso le visite oncologiche o gastroenterologiche delle sedi Ast. Una volta entrati, i pazienti vengono presi in carico da un team integrato, con passaggi flessibili e personalizzati. Non è confinato a Pesaro, ma unisce tutte le strutture della provincia, comprese le oncologie di Fano e Urbino, e fa da apripista per l’intera regione. "È la dimostrazione – dichiara il direttore generale Ast Pu Alberto Carelli – di come la collaborazione tra professionalità e la centralità del paziente possano generare una sanità pubblica di qualità".

Con questa nuova organizzazione, Pesaro conferma la sua vocazione all’eccellenza: non solo città d’arte, musica e cultura, ma anche laboratorio di buone pratiche sanitarie.

Tiziana Petrelli