La scuola tra gru e betoniere: "Sono lavori fondamentali . Ma la sicurezza è garantita"

Il tour del sindaco Biancani ha toccato gli istituti cittadini interessati dai cantieri . A partire dalla Manzoni: "Le famiglie devono stare tranquille, qui come altrove".

La scuola  tra gru e betoniere: "Sono lavori fondamentali . Ma la sicurezza è garantita"

Il tour del sindaco Biancani ha toccato gli istituti cittadini interessati dai cantieri . A partire dalla Manzoni: "Le famiglie devono stare tranquille, qui come altrove".

In lontananza, sopra la scuola Manzoni, svetta una gru. Gli altri mezzi tecnici tipici dell’edilizia, un bobcat e la betoniera, invece, sono occultati da grandi tavole che transennano parte del cortile, impiantate per escludere alla vista i lavori di adeguamento sismico che interesseranno l’istituto scolastico di via Frescobaldi ancora per vari mesi. Ieri, per il primo giorno di scuola, gli operai edili hanno lasciato campo libero a bidelli e ausiliari perché lustrassero l’ingresso, in attesa del sindaco Andrea Biancani. "Qui, ancora oggi, c’è un cantiere – ha detto il primo cittadino, rivolto al corposo gruppo di studenti e genitori radunatisi all’ingresso della Manzoni, poco dopo il suono della prima campanella –: conciliare l’esigenza dell’attività didattica con i lavori strutturali, necessari a migliorare la sicurezza delle scuole, non è facile. Per la Manzoni sono in atto interventi per 6 milioni di euro in adeguamento sismico. Ringrazio la preside Loretta Mattioli, il preside Flavio Bosio e tutto il personale dell’Istituto Manzoni per la collaborazione. Con la sponda della scuola e il coordinamento dell’architetto Severini del Comune, siamo riusciti oggi ad avviare regolarmente e con serenità il nuovo anno scolastico. Le persone sono sempre più conflittuali e si dimenticano dei lati positivi – ha concluso il sindaco buttandosi alle spalle le polemiche scoppiate ad una settimana dall’avvio dell’anno scolastico –. C’è chi cerca di strumentalizzare per fini ideologici e politici. A noi interessa che i vostri figli entrino in una scuola in cui la sicurezza sia garantita sempre, anche con il cantiere in atto".

Applausi e musica pop all’altezza dei gusti di una platea privilegiata di preadolescenti, con gli occhi impastati ancora di sonno, con le treccine fatte alla Fiera di San Nicola ancora in testa e una tensione positiva, tra fervore e aspettativa. Linda Mercantognini sorride accanto ai genitori, più emozionati di lei. Mamma Giuseppina scatta una foto ad Alessandro, subito dopo rapito dalla presenza dei compagni di classe. "Sì, questa estate – dice da genitore – quando passando qui davanti e vedevo il marasma del cantiere sinceramente due domande, riguardo la sicurezza, me le sono fatte. Poi il mio compagno, geometra, mi ha rassicurato: per cui oggi sono tranquilla nel lasciare mio figlio in questa scuola".

Biancani ieri ha visitato quattro scuole di cui tre interessate da cantieri in corso o terminati (tra cui La Giostra di via Filzi; La Grande Quercia di via Leoncavallo, sede della nuova sezione primavera) e una, quella di Cattabrighe, per cui sono in previsione interventi di manutenzione straordinaria. Quando il sindaco arriva in via Filzi, ci sono operai che lavorano sul tetto della scuola. I giochi del giardino esterno sono perimetrati da una rete edile che divide l’area dei bambini con quella dove opereranno i muratori per un altro mesetto. A sindaco e assessori – presenti Riccardo Pozzi, Camilla Murgia e Mila Della Dora – abbiamo chiesto se non sarebbe stato meglio evitare la convivenza obbligata tra edili e infanti. "Il cantiere di via Filzi terminerà in meno di un mese – osserva Della Dora –. I cronoprogrammi sono tutti rispettati. Se si considera che ci sono materne che chiudono a giugno o a luglio, i tempi possibili per un cantiere si riducono ad un mese, massimo due". Biancani conferma: "La stagione di investimenti è senza pari: abbiamo quattro scolaresche dislocate in edifici temporanei a fronte di cantieri che daranno alla città quattro scuole nuove di pacca; per continuare a dare il servizio educativo e portare avanti le manutenzioni, purtroppo si deve trovare la quadra con le varie esigenze. Tutte peraltro condivise con le scuole". Murgia, osserva: "Dobbiamo crescere i cittadini del futuro a stare nel mondo come ci ha insegnato Montessori. Dobbiamo renderli partecipi, in sicurezza, delle trasformazioni che interessano la comunità". Insomma, insieme agli insegnanti ogni esperienza può risultare educativa.

Solidea Vitali Rosati