La spassosa carbonara

All’osteria "Il Melograno" Natascia Sperandei cucina verace con grigliata super

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Abbiamo cenato nella sala bar, come si conviene quando entri in una trattoria vera. Il tavolo vicino al banco è fuori dalla mischi. Certo, la porta ogni tanto si apre e si chiude, ma del frastuono del sabato sera non c’è traccia e non è poco. La cucina è a vista. Anche in questo caso la porta si apre e si chiude e l’impressione è che di là dall’uscio sia tutto in ordine e pulito. All’osteria del Melograno di Granarola ci lavorano le donne e questo è un altro punto di forza, perché una cucina al femminile è spesso garanzia di gentilezza verace. La cameriera è molto gentile e allunga perfino una ciotola alla cagnolina Milla che ringrazia. Ma per la comanda esce lei in persona, Natascia Sperandei, cuoca capace e onesta, al punto di dire quali sono le paste fatte in casa (tagliatelle, cappellacci) e quali no (cappelletti). Bene, l’onestà abita da queste parti. E’ dunque vada per questi due primi piatti e infatti non ci si sbaglia. La carbonara è perfetta, cremosa, equilibrata, bene avvolta dall’uovo, spessa, anzi ’sorta’ per dirla alla pesarese e rendere bene l’idea dello spessore, impreziosita dal guanciale che pare un papillon. Davvero una carbonara superba, spassosa, grassa, opulenta, come deve essere questo piatto nutrito di quel siero vitale che è l’uovo. Poi la cuoca ci ha consigliato il cappellaccio con pomodoro e basilico: corposo, sostanzioso, di ruvido impasto casareccio e ripieno di spumoso ciauscolo. Manca solamente una emulsione di olio extravergine monovarietale di raggiola, o di leccino se vogliamo un abbinamento per affinità con tendenza anche dolce, ma la casa dice che si attrezzerà presto. Come secondo piatto abbiamo ordinato una grigliata semplicemente superba, cotta a dovere, con carne frollata proveniente dalla fattoria di nonno Ciro, azienda del primo entroterra pesarese, e una gustosa salsiccia. Una grigliata molto appagante e abbondante, tanto che ce ne siamo portati a casa una porzione. Tra i vini potete scegliere tra buone etichette locali, a cui non sarebbe male affiancare qualche bottiglia di vino naturale. Il menù è in costante evoluzione, per cui potreste non ritrovare questi piatti. La buona atmosfera sì, come la buona tavola.

d.e.