La sventura del caldaista Riprende la cyclette dalla ex finisce alla sbarra per furto

E’ un 50enne pesarese che si stava separando dalla moglie. L’uomo si difende: "E’ stata mia figlia a dirmi che potevo portarla via, era anche in giardino".

La sventura del caldaista  Riprende la cyclette dalla ex  finisce alla sbarra per furto

La sventura del caldaista Riprende la cyclette dalla ex finisce alla sbarra per furto

Va a casa della ex moglie per riprendersi la sua cyclette lasciata nel giardino e si ritrova a processo per furto aggravato. L’imputato è un caldaista pesarese di 50 anni e la ex coniuge si è costituita parte civile e gli ha chiesto, tramite il suo difensore, l’avvocato Elisabetta De Conti, 5mila euro di risarcimento. La vicenda nasce sullo sfondo di una separazione conflittuale e di un rapporto tra i due che va avanti da tempo a colpi di denunce e contro denunce. Anche la donna è infatti a giudizio per stalking, su denuncia del marito, e andrà a sentenza la prossima settimana. Tutto nasce quando la figlia dice al padre che può riprendersi la sua cyclette che la madre ha messo nel giardino. Lui arriva col furgone una mattina, entra nel giardino e la porta via. Ma quando la moglie si accorge che non c’è più, fa partire la denuncia. L’uomo, difeso dagli avvocati Mara Roccisano e Alain Gonnet, ha deciso di rendere dichiarazioni spontanee alla prossima udienza. Lui ha sempre messo in evidenza come fosse stata la figlia a dirgli di riprendersi la sua cyclette dal momento che la madre l’aveva anche messa in giardino.

e. ros.