"La Urbino-Roma si può rifare, ma chi paga?"

Il presidente di Ami, Lara Ottaviani: "Prima del Covid ci costava 300mila euro all’anno. Per ripristinarla occorre uno sforzo condiviso"

"La Urbino-Roma si può rifare, ma chi paga?"

"La Urbino-Roma si può rifare, ma chi paga?"

Il dibattito sul ripristino della Urbino – Roma torna di moda, riaperto durante l’ultimo Consiglio comunale, in cui il sindaco ha parlato di una nuova modalità proposta ad Adriabus, ma la fragilità finanziaria del settore rimane un ostacolo importante e, per l’eventuale riattivazione, la società di trasporti chiede l’aiuto di tutti gli enti interessati.

"Il miglioramento del trasporto pubblico è stato oggetto di un recente incontro con Adriabus – ha spiegato Maurizio Gambini –. Sempre tenendo d’occhio i bilanci, abbiamo parlato della possibilità di estendere l’orario del trasporto da e verso la costa, di sera, e di ripristinare la tratta verso Roma: l’idea sarebbe di usare un pullman da 20 posti, con servizio su prenotazione. Visto il costo del carburante, non possiamo far viaggiare degli autobus a vuoto e questa sarebbe l’unica soluzione".

Il presidente di Adriabus, Lara Ottaviani, spiega che l’azienda "è pronta ad ascoltare le richieste del territorio, ma realizzarle non è semplice. Anche perché, i soldi dati dal Fondo nazionale trasporti sono gli stessi da anni e le Marche sono la regione che ne riceve di meno, pro capite. Nonostante ciò, siamo disponibili a ragionare su tutto. La Urbino-Fabriano non si sostiene con la vendita dei biglietti, anche se abbastanza utilizzata, ma non è stata istituita pensando che potesse essere redditizia. Stessa cosa sarebbe per la Urbino-Roma, che prima del Covid costava quasi oltre 300mila euro l’anno. Tuttavia, se c’è una vera richiesta di ripristino avanzata da tutto il territorio, gli enti interessati devono contribuire: non potrebbe essere a carico di Ami, anche perché, attraversando tre regioni, non rientrerebbe nel Trasporto pubblico locale, per cui non potremmo ricevere corrispettivi dalla Regione. Queste due linee sarebbero alternative, non potremmo sostenere entrambe, e, mentre la Fabriano offre corse quotidiane, due volte al giorno, andataritorno, la seconda sarebbe su quattro giorni, con una sola corsa ar. Lavorare sul ripristino della Urbino-Roma vorrà dire verificarne la fattibilità, consci che non si potrà sostenere e che quindi servirà il sostegno di un intero territorio".

In merito al prolungamento di orario del servizio verso la costa, Ottaviani spiega che "una richiesta era arrivata, da studenti, rettore e Cittadinanza attiva. Ci stavamo già pensando, ma è impossibile fare sia questo, sia il ripristino della Urbino-Roma. Oggi sono previste corse ogni mezzora, dalle 6 alle 20,30, e allungare fino alle 23,30 sarebbe troppo, ma si può valutare un prolungamento. Ci era anche stato chiesto di prevedere abbonamenti agevolati per più studenti, oltre a quelli che ci sono e al Pass studenti, innalzando il limite massimo di Isee per accedervi: questo, però, dipende dalla Regione, a cui gli interessati, o l’Università, devono rivolgersi. Se la richiesta fosse accolta, noi ci adegueremmo".

Nicola Petricca