La struttura “a pettine“ della viabilità marchigiana, con un’arteria principale che corre lungo la costa e quelle secondarie che da lì si diramano verso l’interno, cambierà, diventando “a maglia“, con una rete di arterie connesse tra loro che coprirà anche l’entroterra, da sud a nord.
Lo ha spiegato Nardo Goffi, direttore del Dipartimento infrastrutture della Regione, illustrando il piano di trasformazione dell’impianto viario durante l’incontro di lunedì sulla chiusura del Passo della Contessa per alcuni mesi (in cui è stata avanzata una richiesta di aiuti per le imprese che soffriranno a causa della temporanea interruzione dei collegamenti con Gubbio da parte di Fausto Baldarelli, che è un funzionario di CNA Pesaro Urbino, non di Confartigianato, come avevamo erroneamente scritto ieri, ndr).
"La strategia è quella di valorizzare le connessioni interne, senza costringere gli utenti a scendere fino alla costa e poi a risalire, per spostarsi attraverso l’entroterra – afferma Goffi –. Per questo abbiamo attivato un proficuo rapporto con Anas, soprattutto negli ambiti di Ancona e Pesaro Urbino. Mentre loro sono impegnati a terminare un incompiuta nella zona centrale delle Marche, la Regione ha finanziato la realizzazione della tratta tra Fabriano e Sassoferrato della Pedemontana e ha indetto i bandi di gara per la progettazione sia dei rami Sassoferrato - Cagli e Sassoferrato - Fossombrone, sia del percorso fino a Sant’Angelo in Vado, Lunano e Carpegna. Una volta pronti i progetti, procederemo. Questo nuovo modello di viabilità è anche improntato a una maggiore sostenibilità ambientale, perché permetterà di risparmiare chilometri e carburante, inquinando meno. Lo schema a pettine diventerà una maglia: in base ai risultati degli studi effettuati sui flussi, sarà fondamentale pure la congiunzione con le trasversali della Fano-Grosseto. Tra soldi regionali, del Fondo sviluppo e coesione, statali e del Pnrr, ci sono oltre 200 milioni a disposizione per completare una viabilità interna che attraversi le Marche da sud a nord, collegandole con le province di Teramo, in Abruzzo, e di Rimini, in Emila-Romagna".
Secondo Maurizio Gambini, intervenuto in qualità di vicepresidente della Provincia di Pesaro Urbino, "è la prima volta che, nei miei nove anni da sindaco, vedo passi avanti sul piano della viabilità. Come regione non subiamo più, ma ci confrontiamo. Per fortuna, poi, abbiamo avuto l’accortezza di restituire la competenza sulle strade ad Anas, perché i danni di oggi derivano dall’aver tolto risorse alle Province, nonostante la viabilità fosse in larga parte in mano a loro. Come rappresentante della Provincia, sono contento che si cominci a fare un lavoro serio e penso che il percorso attuale darà risultati, ma dobbiamo tenere conto di tutti. Nel territorio di Pesaro Urbino abbiamo quattro vallate: chi va a Roma deve passare dalla Contessa, perché purtroppo non abbiamo una vera viabilità, e l’asse strategico di un’arteria che si incroci con essa è necessaria, però penso anche agli imprenditori della vallata del Foglia, che lavorano a livello internazionale e che non dispongono di strade, così come Urbino stessa. Per la prima volta, con l’assessore regionale Francesco Baldelli, ho avuto occasione di lavorare in modo serio per fare uscire le Marche dall’isolamento".
Nicola Petricca