Dicono gli esperti di tabelle che servono altre 5 vittorie per cavarci le gambe e conservare la categoria. Non sono poche, ma questa squadra ha saputo conquistarsele all’andata quando era sempre incompleta e magari potrebbe farcela anche nel girone di ritorno, notoriamente più difficile perché i valori si sono assestati, tutte si sono rinforzate correggendo i propri errori di mercato ed è molto più difficile cogliere le big impreparate.
Dando uno sguardo al calendario che attende la Vuelle da qui al 5 maggio, Cinciarini e compagni dovranno affrontare 6 partite in casa e 7 in trasferta. Si comincia con il trittico che conduce alla lunga sosta di febbraio per le Final Eight e poi la finestra dedicata alla Nazionale: in queste tre settimane la Carpegna Prosciutto gioca prima in casa con Brindisi e poi sarà attesa da due trasferte consecutive, il 4 febbraio a Scafati e l’11 a Varese. Teoricamente sono tutte e tre sfide giocabili, anche se all’andata Pesaro ha perso sia con i campani (ma ai supplementari) che con i varesini (dopo un finale rocambolesco), ma almeno lottando sino all’ultimo. Spareggio salvezza a parte, che va vinto senza se e senza ma, sarebbe importante anche per il morale riuscire a mettere qualche punto in cascina prima della pausa in cui magari Sacchetti approfitterà per dare una sistemata più approfondita ai giochi dei suoi, che domenica contro la Happy Casa riattiveranno Bamforth e inseriranno nei meccanismi di squadra McDuffie, ieri molto più reattivo al secondo allenamento.
L’assenza di Scott è stata una tegola pesantissima e anche se la sensazione sin qui non è mai stata quella che potesse spaccare il mondo, era comunque la prima punta dell’attacco pesarese con 15,8 punti di media a partita col 48,7% da tre punti e il 94,2% ai tiri liberi (3,7 falli subìti di media) oltre a smazzare 4,2 assist a serata. Insomma, cifre ragguardevoli di cui la squadra ha dovuto fare a meno: un mezzo suicidio tattico, visto che nel periodo della sua assenza non è stato sostituito da nessuno.
Ieri, intanto, Brindisi ha risolto il contratto con JuJuan Johnson, che ha spesso giocato sotto le aspettative rispetto al giocatore brillantissimo che ricordavamo a Pistoia: è stato problematico sciogliere il legame con JJ trattandosi di un biennale, ma alla fine le due parti si sono accordate e ora la società pugliese, che ha terminato i visti per gli extra-comnitari, cerca disperatamente un altro profilo da tesserare entro domani mattina, a condizione che sia italiano o comunitario. Nei giorni scorsi la squadra di coach Dragan Sakota si era già alleggerita dei contratti di Loren Jackson e Tomas Kyzlink, sfrondando i rami secchi e cercando di impostare nuove gerarchie con l’arrivo di Frank Bartley, oggi top scorer del team con 16,4 punti di media. All’andata - era la terza di campionato - la Vuelle aveva sbancato il PalaPentassuglia per 81-68, ma quel giorno alla Happy Casa mancavano il play Jeremy Senglin (che tira col 47,2% da tre punti) e l’ala Xavier Sneed che dopo l’infortunio viaggia a 14,8 punti di media. Insomma, è passata molta acqua sotto i ponti da quel 14 ottobre anche per la Carpegna Prosciutto, che oggi ha un altro coach e tre giocatori differenti nel roster.
Elisabetta Ferri