Manifesto pubblicitario Pesaro, labbra rosse e un pezzo di carne. "Retrogusto sessista"

Il manifesto che reclamizza un ristorante scatena le critiche. Le Donne democratiche: "Pubblicità lesiva della dignità femminile"

Il cartellone pubblicitario che ha sucitato non poche polemiche

Il cartellone pubblicitario che ha sucitato non poche polemiche

Pesaro, 30 ottobre 2021 - "Labbra rosso Poderosa" abbinato ad una bocca di donna che morde un cosciotto di carne: non tutti c’hanno visto il riferimento alla canzone Mille di Fedez, dal ritornello "Rosso coca cola" pensato dal pubblicitario. In diversi della reclame che alberga su un grande manifesto che pubblicizza un ristorante in città, in via Gagarin, hanno letto piuttosto un ammiccamento sensuale dal retrogusto sessista.

Pesaro, cartellone pubblicitario con errore: "Al diploma ti accompagnamo noi"

"Ho trovato il manifesto di cattivo gusto - osserva Matteo Magnoni, pesarese di 34 anni –. Personalmente per la sua ambiguità l’ho trovato sessista, offensivo nei confronti del genere femminile. Non voglio fare polemica. Il cartellone in questione non è grave, ma vorrei stimolare una riflessione in merito. E’ appropriato, in tempi come i nostri, purtroppo segnati dal fenomeno della violenza di genere, esaltare per marketing, il corpo della donna? Perché non mettere la bocca di un clown? Davanti ad alternative la pubblicità si può fare in altro modo. E’ un fatto culturale. Se vogliamo cambiare la cultura sessista e maschilista dobbiamo prestare attenzione ai piccoli gesti quotidiani. Dovremmo pensare che siamo tutti coinvolti: il maschilista non viene da Marte, ma è egli stesso succube di una sensibilità diffusa che va cambiata con il comportamento di tutti. Segnalare è il primo passo mentre il secondo è mettersi in discussione come cittadini".

Molto critiche riguardo il manifesto, sono state anche le "Donne Democratiche". Il gruppo pesarese legato al Pd lamenta il "perpetrarsi dell’utilizzo di cartellonistiche pubblicitarie lesive della dignità e rispetto della donna – scrivono in una nota –. Nel 2015 è stato approvato un documento consiliare a tutela proprio di questo tema, ma registriamo ancora una totale mancanza di rispetto della figura della donna".

Solidea Vitali Rosati