L’abbraccio agli ucraini E piazzale della Libertà si tinge di azzurro e giallo

Oltre quattrocento i ragazzi provenienti da cinque città del paese in guerra. Tra loro anche chi quotidianamente vive la tragedia. "Ci aiutate a tirare avanti". .

L’abbraccio agli ucraini  E piazzale della Libertà  si tinge di azzurro e giallo

L’abbraccio agli ucraini E piazzale della Libertà si tinge di azzurro e giallo

Un anno fa l’abbraccio tra Pesaro e l’Ucraina si trasformava in un commuovente concerto che aveva come protagonista la piccola Diana, fuggita dalle bombe su Kharkiv, e il suo pianoforte. Il tutto sul palco della piazzetta della Creatività, davanti al Centro Arti Visive Pescheria.

Quest’anno con il festival "Bentornata Ucraina" - organizzato dall’associazione "La vie en rose" - Pesaro torna ad ospitare l’Ucraina coronando nuovamente l’unione che lega le due città (Pesaro e Kharkiv) Unesco della Musica.

Ma questa volta ad accogliere il sodalizio è stato piazzale della Libertà che si è tinto di azzurro e giallo ricevendo oltre 400 ragazzi provenienti da 5 diverse città: Brzezany, Ternopil, Shumsk, Kremenec’ e la capitale Kiev.

Tra loro anche chi quotidianamente vive lo scontro armato conseguente alla guerra e vede in Pesaro "una città accogliente che ci fa scordare, per qualche giorno, quello che stiamo subendo". A riferirlo i due maestri Igor Barliko e Snizhana Palamar, a capo di due delle 12 collettive che si sono esibite ieri pomeriggio sul palco davanti alla Palla di Pomodoro.

"È la prima volta che torniamo a Pesaro dall’inizio della pandemia e della guerra. Essere qui oggi (ieri, ndr) per noi significa concederci qualche giorno di spensieratezza, visto la situazione difficile che ancora viviamo nelle nostre città. A Pesaro – continuano Palamar e Barliko -, come in tutta Italia, troviamo un’accoglienza speciale che non ci fa sentire soli, ma continuiamo a chiede supporto di ogni tipo perché desideriamo e sogniamo un ritorno alla normalità".

Nei giorni scorsi i 400 giovani artisti sono stati anche accolti dal vicesindaco Vimini in Comune: "Pesaro torna a dedicare il suo pensiero e il suo impegno all’Ucraina, in particolare a Kharkiv – ha detto Vimini –. Il sentimento di unione, amicizia e solidarietà non si è mai attenuato: il legame che stringe Pesaro alla sua "sorella" è ancora forte".

Ma il festival non finisce qui, nelle prossime settimane si attendono delegazioni collettive provenienti anche dalla Bielorussia, Lituania, Estonia e Cuba. "Un modo per rappresentare culture diverse alla città – ha concluso il presidente de "La vie en rose" Vincenzo Ricci -. Domani (oggi, ndr) ci esibiremo anche al festival "Popoli in festa" di Fermignano per celebra l’integrazione dei popoli e delle culture del mondo".

Giorgia Monticelli