Pesaro 7 dicembre 2022 - Non si placa la situazione, nonostante tutte le rassicurazioni date, sulla costruzione del nuovo laboratorio dell’istituto zooprofilattico di Umbria e Marche, in un’area che è dietro il palasport della Torraccia. Un comitato di cittadini della zona leggendo la delibera di vendita del terreno per 500mila euro a questo istituto che - fa capo al ministero della Sanità - ha subito fatto un parallelo con quello cinese di Wuhan: e cioè un luogo, anche, di sperimentazione sugli animali.
Questa mattina appuntamento ad Ancona dove i vertici dell’istituto profilattico hanno presentato il piano di sviluppo alle autorità alla presenza di personalità anche arrivate da Roma: il commissario della commissione sanità della Camera Zaffini, quindi direttori di dipartimento ed i Nas. Ad ascoltare anche due consiglieri comunali di Pesaro: Loretta Sperindei che ha votato contro la delibera di vendita del terreno all’istituto Zooprofilattico e quindi Andrea Marchionni della Lega che si è astenuto “perché c’erano delle cose che non mi convincevano e che quindi volevo approfondire anche perché sono contro la vivisezione sugli animali – dice –. Comunque su questo punto il direttore dell’istituto Vincenzo Caputo è stato chiaro e cioè che sulla struttura di Pesaro non sono previste sperimentazioni sugli animali e che la base che si andrà a costruire servirà solo per tenere in quarantena gli animali malati. Per cui a questo punto, con queste rassicurazioni che sono state fornite in una sede ufficiale, non vedo perché dovrei essere contrario a prescindere».
Su posizioni diverse invece il consigliere del gruppo misto Lisetta Sperindei, che era accompagnata da una delle residenti, per il timore che gli eventuali liquami di animali malati possano raggiungere il fiume Foglia che scorre a qualche centinaio di metri di distanza. E su questa posizione la Sperindei ha il supporto di alcune decine di abitanti dell’area che si sono mobilitati. Il responsabile dell’istituto Zooprofilattico Vincenzo Caputo di fronte alle contestazioni ha aggiunto: «Nel caso in cui non ci fossero le condizioni per andare avanti con il progetto per l’opposizione degli abitanti, cambieremo strada ed il terreno così come l’abbiamo comprato lo rivenderemo».
Terreno pagato all’amministrazione comunale 500mila euro invece dei 700mila della stima. Sopra anche i costi di edificazione, nel caso la struttura si dovesse fare. Una operazione di molto superiore al milione di euro e che darà occupazione ad una ventina di tecnici. m.g.