L’"accumulatore seriale" accatastava le bici rubate

Per il 50enne pesarese proprietario del magazzino anche l’accusa di ricettazione. Intanto disponibile il sito per riuscire a recuperare le vostre due ruote

Migration

Come un accumulatore seriale. Il suo capannone, lasciatogli dai parenti che avevano una vecchia falegnameria, è ampio circa 700 metri quadri, ed è situato in via Toscana. Ma gli inquirenti – Capitaneria e polizia locale del Pian del Bruscolo – nei giorni delle indagini quasi non riucivano a passare tra l’enorme quantità di oggetti, mai rimossi e accatastati nel tempo, abbandonati da tanti visitatori, non si sa ancora se dietro o meno compensi.

In quel deposito c’erano anche tante bici, circa sessanta, trovate l’estate scorsa, dal reparto Gea della polizia locale e dagli uomini della Capitaneria: quelle bici sono risultate nella maggior parte rubate. Ora l’indagine che la polizia locale dell’Unione Pian del Bruscolo sta svolgendo, coordinata dalla Procura di Pesaro, ha avuto nuovi sviluppi. Per il 50enne pesarese, proprietario del magazzino, ra infatti c’è l’accusa di ricettazione, visto che l’uomo non ha saputo giustificare il perchè aveva nel suo magazzino un tale numero di biciclette. Per lui poi ci sono anche le accuse di smaltimento illecito dei rifiuti e rimozione dei sigilli, visto che aveva manomesso alcuni dei sigilli apposti nel corso dell’indagine dagli inquirenti nel suo stesso magazzino.

L’operazione era stata avviata dalla Guardia Costiera della Capitaneria di porto di Pesaro, quando nel periodo estivo erano stati trovati rifiuti di ogni tipo accatastati in un opificio della suddetta zona industriale. Tra questi erano ammassate un considerevole numero di biciclette di cui alcune in buono stato.

Già nel mese di luglio scorso – come ha ricostruito la polizia locale – il sequestro dei velocipedi aveva permesso la restituzione di alcuni di essi, riconosciuti dai legittimi proprietari, ai quali erano state rubate mesi prima. Dieci bici sono già state riconsegnate.

Le altre sono stati tolte dalla disponibilità del 50enne, attraverso un sequestro disposto dal Gip del Tribunale e sono state ricoverate nel deposito del centro operativo comunale, in Strada dei Cacciatori, dove verranno custodite sino al termine del procedimento penale ovvero fino a quando non vengano reclamate dal proprietario.

Per il riconoscimento – spiega ancora la polizia locale – è possibile consultare la pagina dedicata del Comune di Pesaro e poi rivolgersi alla polizia Locale di Pesaro - Reparto Gea. Le biciclette saranno restituite solo con una denuncia di furto che sia stata declinata prima del 20 maggio 2022. Il link per la consultazione delle foto è: http:www.comune.pesaro.pu.itviabilitaemobilitacitta-della-biciclettabici-rinvenute

ale.maz.