Nel pieno della crisi idrica, anche l’invaso di Mercatale di Sassocorvaro è finito al centro della discussione. Una riserva idrica che qualcuno, in testa la Regione, vorrebbe destinata anche a risolvere i problemi idropotabili di Pesaro. E che oltretutto è destinata ad aumentare, ora che il ministero ha stanziato i fondi (8,6 milioni di euro) per lo sfangamento. Al momento Mercatale contiene circa 3,3 milioni di metri cubi su una capienza di oltre 5 milioni. Quando fu realizzato, quasi 70 anni fa, poteva invasare oltre 6 milioni di mc. Sul progetto di recupero sono state avanzate anche delle critiche. L’avvocato Claudio Netti, attuale amministratore di Bonifica Engeneering, società di progettazione del Consorzio di Bonifica, le rispedisce al mittente.
"Sono state spese parole in libertà – afferma - non basta aver tenuto l’ombrello a Mariano Rumor in occasione della posa della prima pietra del lago (riferimento a Marcello Rivalta, ex responsabile dell’Ufficio tecnico del Consorzio, ndr) per assicurarsi il titolo di persona competente per discutere della gestione del lago. L’assessore Stefano Aguzzi ha aperto all’uso idropotabile del lago. Non si tiene conto che Mercatale già svolge il ruolo di fornitura di acqua idropotabile dal 2000 servendo 8 comuni dell’alto Foglia". "Nel 2012 il lago aveva un interrimento di 800.000 metri cubi – aggiunge Netti - con la nuova gestione del Consorzio delle Marche oggi il lago ha un interrimento di 550.000 metri cubi e ciò è stato possibile grazie all’oculata gestione delle piene. Più di così con la fluitazione naturale non si può andare e, quindi, si deve agire senza lo svuotamento, grazie a una draga-aspiratrice, che resterà in dotazione al Consorzio, in grado di estrarre il sedime a invaso pieno, con fluitazione controllata nel fiume, rispettando i parametri di diluizione dell’Ispra". Perché secondo lei è necessario l’uso idropotabile? "Intanto perché mi pare si sia in emergenza e poi, non voglio fare il fariseo, è necessario recuperare al lago risorse per lo svolgimento di un’attività di manutenzione ordinaria". Pensa che dietro ci sia un disegno confliggente con quello dell’assessore Aguzzi? "Non sono io che ho profetizzato la costruzione di un nuovo invaso nel pesarese sul quale si possono essere radicate legittime aspettative, tenuto conto che sento parlare di quindici anni per rimuovere il materiale dai laghi del Metauro. La soluzione di Mercatale può lasciare tanti Re Nudi e far emergere che il vero obbiettivo è il pozzo del Burano". Contrario al Burano? "Non sono contrario a nulla che si confronti con un sano rapporto costi-benefici ove i costi ambientali vanno adeguatamente valutati".