L’albergo solidale ha fatto il pieno

Duecento clienti "speciali" nelle strutture che hanno aderito al progetto di Cecchini: i famigliari dei ricoverati

L’albergo solidale ha fatto il pieno

L’albergo solidale ha fatto il pieno

Gli Alberghi Consorziati a servizio dei familiari, degli accompagnatori e dei pazienti che scelgono di curarsi negli ospedali di Fano e Pesaro. Da un anno la cooperativa fanese, guidata da Luciano Cecchini, alla quale aderisce la quasi totalità degli alberghi cittadini, è entrata a far parte del progetto di Marche Nord (oggi Ast) "Come fosse a casa tua" dopo aver partecipato alla manifestazione d’interesse. Un progetto pensato dall’allora direttrice Maria Capalbo per sostenere, anche dal punto di vista logistico, i pazienti di fuori provincia o di altra regione, che fanno riferimento alle strutture sanitarie del territorio. Un progetto pensato per l’altro, per dare sollievo a chi soffre e offrire un servizio ancora più puntuale ed efficiente, almeno nelle intenzioni di chi l’ha concepito. "Da maggio dello scorso anno ad oggi – spiega il presidente Cecchini – sono state 200 le persone che si sono rivolte al consorzio per prenotare l’alloggio o per chiedere informazioni in merito ad altri servizi di cui avevano bisogno, assistite in tutto e per tutto dal nostro personale. La scorsa settimana abbiamo anche ricevuto la lettera di una signora che ci ringraziava per il supporto ottenuto e per aver trovato, in un momento difficile, persone amiche".

Il consorzio oltre agli alloggi offre una ricca serie di servizi aggiuntivi, importantissimi per chi non è del posto ed arriva un po’ spaesato in città oltre che preoccupato per le circostanze, dal noleggio dell’auto alla prenotazione del taxi, dalla ricerca della baby sitter al servizio di lavanderia: tutto ad un costo agevolato.

Dell’importanza del servizio offerto dagli Alberghi Consorziati ne sanno qualcosa anche alla Breast unit di senologia dell’Ast, diretta da Cesare Magalotti, punto di riferimento in tutta Italia per la cura del tumore alla mammella. Magalotti, che si è formato all’Istituto europeo di oncologia con Umberto Veronesi e che nel 2022 ha vinto il premio "al Laudato Medico" come chirurgo senologo dell’anno per capacità e doti scientifiche e umane, spiega: "Noi a Fano non solo abbiamo bloccato la mobilità passiva, ma il 50% delle donne che operiamo vengono da fuori provincia o da fuori regione. Siamo il centro che opera più tumori alla mammella di tutte le Marche".

Pazienti e familiari che oltre all’eccellenza medica, cercano un supporto logistico che a Fano è assicurato dagli Alberghi Consorziati. "Non credevo – fa presente Magalotti – che questo servizio avesse così tanta importanza per le pazienti che arrivano da lontano. Il presidente Cecchini si è dimostrato una persona stupenda, molto sensibile alla causa e attenta alla persona. Cecchini fin dall’inizio ha dato la massima disponibilità e altrettanto hanno fatto gli alberghi di Fano, una città ospitale". "Per le pazienti – aggiunge la presidente dell’associazione Fior di Loto e case manager del Breast unit di senologia, Elisabeth Pastor Ruiz – è fondamentale avere un punto di riferimento per la ricerca di un alloggio a costi agevolati e che sia il più vicino possibile al luogo di cura". "Un’esigenza, quella dell’accoglienza ad un prezzo calmierato delle pazienti in cura a Fano – conferma l’assessore alle Pari Opportunità Sara Cucchiarini – che era emersa da qualche tempo e a cui è stata data risposta con la manifestazione d’interesse promossa dall’allora presidente di Marche Nord Maria Capalbo".

Anna Marchetti