L’alluvione affoga il turismo. "Danni e perdite"

Un’operatrice: "Avevo la struttura piena, 12 persone, e martedì ho dovuto far evacuare gli ospiti". Un albergatore: "Clienti dimezzati" .

L’alluvione affoga il turismo. "Danni e perdite"

L’alluvione affoga il turismo. "Danni e perdite"

Se l’acqua ha invaso città e territori, per la legge dei contrapposti, ha svuotato hotel, ristoranti e residenze vacanza. A Urbino fortunatamente non ci sono state vittime e anche i danni sarebbero tutti sulla via della risoluzione ma diverso è per la ricettività. La quantificazione economica dell’ammanco non è ancora definitiva ma ci sarebbero migliaia di euro persi.

La signora Teresa Loschi di Ca’Andreana, attività ricettiva e ristorativa, tra Gadana e Pieve di Cagna si è trovava nell’occhio del ciclone. "Avevo la struttura piena, 12 persone, e martedì ho dovuto far evacuare gli ospiti, cancellando le altre prenotazioni fino a domenica. Un grazie al sindaco e al Comune che sono intervenuti tempestivamente per ripristinare la strada franata a Gadana. La struttura non era raggiungibile e con Booking i clienti hanno trovato un’altra sistemazione. Un grazie anche ai Vigili del Fuoco che sono subito arrivati per aiutarci. Le perdite sono calcolabili attorno ai 3mila euro"

Gli operatori di bed and breakfast del centro dicono di aver subito disdette da parte dei turisti mentre altri, proventi dal bolognese, hanno impiegato diverse ore ad arrivare in città a causa delle conseguenze dovute al maltempo.

Giulio Lonzi, titolare dell’albergo Raffaello, in pieno centro, parla di "un 40% di perdite. Doveva essere un fine settimana, questo, carico perché era in programma il Rally dell’Adriatico e quindi gli equipaggi alloggiavano nelle strutture del centro. Tornerà il 15 luglio e speriamo di non aver perso gli ospiti. Anche il ponte del 2 giugno sta vedendo una richiesta blanda. Stessa cosa a Gabicce (dove Lonzi opera ugualmente come operatore) dove ci hanno richiesto indietro delle caparre per gli appartamenti turistici. Tutto è stato ripristinato. Tornando a Urbino fortunatamente danni non ci sono e la viabilità è ottima, i turisti che avevano prenotato ci hanno chiamato, alcuni posticipato l’arrivo".

Non solo le strutture soffrono. "Abbiamo ricevuto notevoli disdette come guide turistiche, anche un’ora prima dell’appuntamento. Sono stati sopratutto gruppi scolastici, anche di 150 persone l’uno, che alloggiando sulla costa sono rimasti chiusi in hotel - interviene Carla Rossi, presidente delle guide turistiche di Urbino e referente di Confesercenti - . Alcuni più vicini potevano anche venire a Urbino ma per la paura non si sono mossi: nella nostra zona a parte piccoli smottamenti e frane rimesse apposto subito non si è verificato altro".

"Le attività turistiche e della ristorazione di Urbino stanno subendo sia i danni diretti, sopratutto nelle campagne a causa di frane e smottamenti che interessano le strade che conducono alle loro attività con conseguente perdite economiche, sia quelli dovuti alle disdette, soprattutto da parte della clientela italiana - dice Egidio Cecchini di Confcommercio Urbino - . Apprezziamo fortemente la tempestività con cui l’Amministrazione sta intervenendo per ripristinare la viabilità dove necessario. Si deve lavorare subito per scongiurare il ripetersi di situazioni verificatesi negli scorsi anni, nei quali Urbino pur non essendo stata interessata da fenomeni estremi che colpirono drammaticamente altri luoghi, ne venne associata mediaticamente con conseguenze economiche gravissime".

Francesco Pierucci