L’amore e il suo significato

Cari lettori, ne converrete con me sul fatto che non esiste condizione più corrosiva del trovarsi ad amare qualcuno che non contraccambia lo stesso sentimento. Qualche notte fa, ho sognato il mio primo batticuore. Lo incontravo, lui si dirigeva verso di me, la me di oggi, ma con una vita totalmente diversa da quella che ho. Era sempre più vicino quando alla fine ha sussurrato le parole che non avrei mai pensato di sentire: ""Asia, sono innamorato di te, ti voglio al mio fianco, voglio che tu sia la mia compagna"". Ho indietreggiato inarcando un sopracciglio e la prima sillaba che sono riuscita a pronunciare è stata: ""No!"". Non era giusto, avevo passato mesi, persino anni a desiderarlo, ma lui non è mai riuscito a vedermi con gli occhi dell’amore. Era cambiato, in aspetto e caratterialmente, non era più la fonte dalla quale uscivano tutte le farfalle che un tempo volavano dentro al mio stomaco. Per la prima volta ero io causa del suo sgomento, della sua delusione e della sua rassegnazione per un amore non corrisposto. Mi sono svegliata la mattina seguente al sogno con l’intenzione di mandargli un messaggio e raccontargli tutto; non l’ho fatto. Non mi è sembrato nobile da parte mia, non per lui, ma per me stessa. Ho passato troppo tempo a rincorrere i sentimenti altrui e a desiderare attenzioni che non ho mai ricevuto. Quel sogno però, oggi mi tormenta, mi fa pensare, mi lascia impolverata di insoddisfazione. Quanto può durare il desiderio verso qualcuno che inconsciamente ti ha sempre fatto soffrire? Dov’è il gusto di bramare ciò che è e sarà sempre impossibile conquistare? Avrò forse degustato, senza volerlo, il sapore di una sottile vendetta nei confronti di chi un tempo mi aveva illusa con sguardi e parole dal gusto amoroso? Non ha importanza; è fortunatamente passato.

Asia D’Arcangelo