
Il trasporto di un pezzo di pala eolica. Il consigliere Rossi si schiera a difesa del paesaggio
Il Consigliere Regionale Giacomo Rossi (Civici Marche) interviene ancora sulla questione relativa al mega eolico nei crinali appenninici.
Stavolta lo fa chiedendo che la Toscana fermi gli impianti a due passi dal territorio marchigiano e romagnolo, così come richiesto anche dal Presidente dell’Emilia Romagna De Pascale. Inoltre è già stata depositata una mozione per chiedere al Governo centrale di stoppare l’invasione dei progetti dopo la recente sentenza del Tar.
"I 7 mega aerogeneratori da circa 200 metri sostenuti assurdamente dal Sindaco di Badia Tedalda - afferma Rossi - sono previsti in territorio toscano ma a pochi metri dal confine e danneggeranno la Valmarecchia, il Montefeltro e l’Alta Valle del Metauro, nello specifico Borgo Pace, zone incontaminate la cui economia si sta sempre di più basando sul turismo legato al Paesaggio, elemento che questi impianti andrebbero irrimediabilmente a compromettere". "La Regione Marche a livello tecnico - aggiunge Rossi - si è già schierata contrariamente come l’Emilia Romagna ma il Presidente della Toscana Giani pare ignorare l’appello e la devastazione che porteranno queste pale, soprattutto sulle regioni limitrofe. Sull’argomento i comitati, tanti sindaci come quello di Borgo Pace, Romina Pierantoni, si sono fatti sentire e non poco e la loro voce non può essere ignorata. La Toscana e le altre regioni possono raggiungere l’obbiettivo energetico da rinnovabili previsto dall’Europa senza devastare gli Appennini, finendo per esempio di istallare gli ettari di capannoni disponibili con il fotovoltaico o prevedere l’eolico a mare, fuori dalla visuale".
"Inoltre - continua Rossi - il Consiglio Regionale Marche ha appena approvato una mozione urgente sottoscritta da tutti i Capigruppo e votata all’unanimità dove si chiede al Governo (a fronte anche della recente sentenza del TAR Lazio che sposta al Governo l’individuazione delle aree idonee), di evitare che i nostri crinali appenninici siano invasi da centinaia e centinaia di impianti mega eolici. Il mio appello è rivolto anche tutti i partiti che siedono in Parlamento e ai nostri rappresentanti locali a Roma affinché si occupino seriamente della questione. Non servono più le buone intenzioni ma i fatti per fermare l’irrimediabile devastazione del nostro Paesaggio e del comparto turistico locale".
am. pi.