"L’Archivio dei Duchi?. Sarà digitale e online"

Dopo 400 anni al via il progetto di informatizzazione dei documenti cartacei "Le carte saranno fotografate e descritte. Di sicuro scopriremo notizie inedite".

"L’Archivio dei Duchi?. Sarà digitale e online"

"L’Archivio dei Duchi?. Sarà digitale e online"

Dopo quattrocento anni l’archivio ducale si riunisce in formato digitale. All’Università di Urbino è stato presentato il progetto che raggruppa parte della documentazione dei duchi. Questo, finita la digitalizzazione, sarà fruibile liberamente sulla piattaforma web ‘Archivio Digitale’. "Finalmente possiamo riportare l’archivio dei duchi di Urbino, a livello virtuale, nella loro città. Si tratta di un progetto che abbiamo elaborato assieme all’Archivio di Stato di Firenze dove la maggior parte è conservato. Nella sua interezza, il fondo, conta 934 filze e ne digitalizzeremo 163, per ora - spiega Sara Cambrini, direttrice dell’Archivio di Stato di Pesaro e Urbino -. L’esigenza di questa attività è nata perché dal 1631, con la morte dell’ultimo duca e quindi con la devoluzione del Ducato di Urbino alla Santa Sede, l’archivio ha subito uno smembramento: una parte è a Roma dove forma il Fondo Urbino dell’archivio segreto Vaticano. Una a Pesaro mentre quella più consistente si trova a Firenze e iniziamo da questa".

Da anni si parlava di riportare a casa l’archivio e, con i mezzi a disposizione, a esperti e tecnologie esterne, questo sarà possibile. "Non si sposteranno le carte fisicamente ma saranno ‘fotografate’ e descritte dal punto di vista archivistico e in questo modo, gratuitamente, saranno disponibili per tutti". Si va avanti per tranche, le prime fine saranno disponibili tra 2-3 mesi, per un investimento di 110mila euro.

Nel fondo di Urbino ci sono ovviamente delle pergamene, più di 1000, che già sono state digitalizzate e disponibili alla consultazione, in questo caso invece si parla di documentati cartacei. "Tra questi sicuramente verranno fuori documenti ignoti perché il fondo non è stato del tutto esplorato. Ci aspettiamo molto anche dai carteggi diplomatici", conclude la direttrice Cambrini.

Francesco Pierucci