L’arte contemporanea invade Gradara

Dal 10 giugno al 10 luglio torna la mostra diffusa in diverse sedi espositive: "Il centro storico come un enorme museo a cielo aperto"

Migration

Dopo il successo dello scorso anno, torna "Gradara Contemporanea", la mostra diffusa di arte contemporanea che si terrà dal 10 giugno al 10 luglio nel centro storico di Gradara e che vedrà come sedi espositive L’Emporio La Loggia, il Conventino con chiesa annessa e Palazzo Rubini Vesin. Ideata da Matteo Sormani e Fabrizio Baldassarri, entrambi fondatori dell’associazione "Gradara Contemporanea", la rassegna è patrocinata da Consiglio regionale, Provincia e Comune di Gradara. L’obiettivo, come spiegato da Matteo Sormani e Fabrizio Baldassarri alla presentazione dell’evento, "è valorizzare e promuovere il borgo di Gradara insieme all’arte contemporanea, concependo il centro storico fortificato come un enorme museo a cielo aperto, puntando ad inserire Gradara nel circuito dell’arte contemporanea per attrarre ancor più nelle Marche un turismo internazionale di qualità in un dialogo tra opere di artisti locali e opere di artisti di fama mondiale, che pubblicizzeranno la manifestazione anche nei loro paesi".

Il sindaco Filippo Gasperi ha evidenziato come il Comune abbia concesso quest’anno due sale di Palazzo Rubini Vesin: "Nella convinzione dell’importanza del collegamento tra tradizione e innovazione, cultura storica ed arte contemporanea, attraverso queste sinergie tra pubblico e privato a cui teniamo molto". Sinergie considerate fondamentali anche dal vice sindaco di Pesaro, Daniele Vimini che ha sottolineato "l’importanza di mettere a sistema saperi, artisti, flussi, anche in vista di Pesaro Capitale della Cultura 2024, che dovrà essere un racconto territoriale distribuito, coinvolgendo anche il privato". Da parte sua, la consigliera regionale Micaela Vitri ha sottolineato la vicinanza del Consiglio regionale alla rassegna, sottolineando come l’arte contemporanea sia uno dei mercati più promettenti e come la manifestazione contribuisca a mantenerla viva. "Non si diventa bandiere arancioni a caso, è uno dei riconoscimenti più prestigiosi e Gradara lo merita in pieno", ha concluso il presidente della Provincia Giuseppe Paolini ricordando come il borgo sia certificato Bandiera Arancione dal Touring Club italiano e Borgo dei Borghi 2018.

Le mostre, aperte dalle 16 alle 20, avranno come fulcro Palazzo Rubini Vesin, punto di accoglienza del pubblico, che potrà essere accompagnato nella visita alle altre sedi espositive da Andrea Villa, storica dell’arte. Gli artisti coinvolti sono: Paola Amati, Elisabetta Angeli, Leonardo Blanco, Angelo Borgese, Davide Conti, Angela Filippini, Davide Frisoni, Luca Giovagnoli, Christine Joan, Minjoo Kim, Alessandro La Motta, Sandro Lettieri, Miriam Lopez De La Nieta, Mauro Pipani, Carlo Ravaioli, Paolo Simonazzi, Marialuisa Tadei, Marco Vaccaro, Renzo Jarno Vandi e Yigit Yazici. Al Conventino di Gradara, oltre ad ammirare le opere d’arte esposte nel giardino e nella chiesetta, si potrà partecipare ad incontri con esperti. Uno di questi sarà dedicato all’arte digitale e tutela dell’acquirente e vedrà come interlocutore Mariano Vitali dello Studio legale "Giannini & Associati".

l. d.