
L’asilo si allarga, ma è già pieno. L’assessore: "Troppe richieste"
Passa da quaranta a sessanta posti la capienza del nido in via Napoli,40 in seno alle paritarie de La Nuova Scuola. L’inaugurazione dell’ampliamento sarà oggi alle ore 11 con la benedizione dell’arcivescovo Sandro Salvucci. Appena aperto, il nido è già al completo, a riprova della forte domanda in città. L’Assessore Camilla Murgia è stata invitata al taglio del nastro insieme al consiglio direttivo de La Nuova Scuola, propmotore dell’opera.
"E’ una ottima notizia – commenta l’assessore Camilla Murgia –. La Nuova scuola ha colto uno dei bisogni delle famiglie, quello dei posti nido. Il Comune, nei limiti delle proprie competenze, ha agevolato il percorso amministrativo affrontato da La Nuova scuola. Sono molto contenta: a fronte del fabbisogno è necessario fare rete. Statali e paritarie sono un unico sistema educativo".
Sono ben 200 i bambini sotto i 3 anni che a Pesaro non hanno trovato posto in un nido comunale...
"Vero, ma vorrei fare una premessa"
Prego.
"il Comune di Pesaro, in fatto di servizi educativi, secondo l’Istat è all’altezza dei servizi migliori in Italia, al pari della vicina Emilia Romagna. Rispondiamo, da soli, senza fondi di enti sovraordinati (leggi Regione Marche) con 13 nidi comunali e 10 milioni di investimenti l’anno solo per gli educativi. L’Europa vuole che entro il 2027 si arrivi ad aumentare i posti nei nidi per arrivare al 33% di copertura nello 0-3. Pesaro, oggi è al 30%".
Il problema resta....
"Certo, ma è un problema presente ovunque: anche nel privato è tutto pieno".
Come si spiega?
"Con i numeri: dal 2019 ad oggi abbiamo avuto un aumento nel fabbisogno del 40 per cento rispetto al passato. C’è stata una vera e propria impennata: troppi tutti insieme per essere assorbiti nel giro di un anno o due. E poi varie altre ragioni".
Tipo?
"Non è che sono spariti i nonni, ma è vero che sono cambiati i ritmi di lavoro, per entrambi i genitori. Le domande in più sono anche frutto della fiducia che c’è nel sistema educativo comunale, ma anche per via della possibilità che il bonus nido, erogato da Inps su spinta governativa, ha dato: per le famiglie con Isee basso, nei nidi comunali il bonus quasi azzera la retta cosa che non avviene nei privati".
Il meccanismo del bonus è stato impattante...
"Non più del resto. Anche se in un periodo di difficoltà economica si cerca di far quadrare i conti: il bonus al massimo rimborsa 400 euro, ma in un nido privato, le tariffe sono più alte: è un sistema che si autosostiene e non gode dell’economia di un Comune. Se da noi, una famiglia senza agevolazioni spende 500 nel privato può arrivare oltre 600 (tempo pieno, pasti…).
Come farete ad erodere le liste d’attesa?
"Il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ci dà una mano: con i cantieri già partiti sono previsti dei posti in più che andranno ad incrementare l’attuale disponibilità. Penso al nuovo stabile di via Rigoni per il nuovo Skarabokkio".
Ma sarà pronto nel 2026...
"Speriamo prima, nel 2025. I lavori stanno procedendo molto speditamente"
Cosa...?
"Per dare un posto a quei 200 bambini mi servirebbero 2 milioni di euro l’anno (per spazi e personale) che non ho: praticamente un 20% in più delle risorse che attualmente spendiamo per tutti gli educativi. il problema non è banale. Per un triennio sono 6 milioni di euro. Non posso affidarmi a soluzioni “creative“ come ho sentito dire. Inoltre la Regione, negli educativi mette il minimo di legge contro altre regioni che investono il 120% rispetto all’obbligo di legge. Forse la Regione potrebbe fare di più".
Solidea Vitali Rosati