L’asse col Piceno nato ai tempi del congresso sfumato

Rispunta il tweet con cu il sindaco auspicava la necessità di valorizzare la competenza di Curti

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Su Augusto Curti va rinfrescata la memoria. Chi segue con attenzione le sempre complicate vicende del Pd, ricorda che l’ex sindaco di Force era uno dei candidati alla segreteria regionale del partito quando c’era ancora la speranza di fare il congresso. Il suo sfidante era Antonio Mastrovincenzo. Curti, figlio del Pd ascolano, era stato uno dei fedelissimi di Ceriscioli prima che si formasse il nuovo asse Ricci-Ascoli. Un fatto vissuto come un tradimento dal Pd di Villa Fastiggi, che finì per appoggiare Mastrovincenzo, vecchio avversario di Ceriscioli. Insomma, un classico intreccio in salsa pesarese. Arenata la sfida Cuerti-Mastrovincenzo, il Pd nazionale giocò la carta Irene Manzi candidata unitaria alla segreteria. Niente da fare. E arrivò il commissario. Oggi che le candidature alle Politiche sono compiute, è riemerso un vecchio tweet di Ricci, che il 23 marzo scriveva: "Mi dispiace per il Pd del Piceno, partito serio e unitario che meritava di guidare. Sicuramente saremo in grado di valorizzare comunque la competenza di Curti. Un grande anche a Irene Manzi per la serietà e disponibilità".

Facile pensare che oggi si sia concluso quel percorso. E magari oltre a Curti e Manzi, in Parlamento ci sarà anche Mastrovincenzo.