L’Auditorium aprì senza agibilità: "Ora il Comune multerà se stesso?"

Il centrodestra porta alla luce un altro caso relativo al vecchio palas, dopo la sanzione alla Coop

L’Auditorium aprì senza agibilità: "Ora il Comune multerà se stesso?"

Il centrodestra porta alla luce un altro caso relativo al vecchio palas, dopo la sanzione alla Coop

Come spesso succede a Pesaro le inaugurazioni si sprecano e gli appuntamenti scivolano via. E’ accaduto anche nei mesi scorsi con l’Auditorium Scavolini aperto il giorno del compleanno (il 29 febbraio) del compositore Gioachino Rossini. E poi raddoppiato il giorno successivo con la consegna della cittadinananza benemerita al campione del mondo di motociclismo Pecco Bagnaia, il piemontese che ha scelto di vivere a Pesaro per restare vicino alla Vr46 di Valentino Rossi e poi ha acquistato casa a cavallo tra le ville Benelli e Morbidelli. I due giorni di festa voluti dall’allora sindaco Matteo Ricci sono avvenuti nell’ex palasport degli scudetti, restaurato con molti sforzi di bilancio e qualche problema tecnico. Il principale è che per il 29 febbraio e il 1° marzo la struttura edilizia non sarebbe stata veramente agibile e l’amministrazione comunale avrebbe scelto un’agibilità di pubblico spettacolo, invece di avere quella edilizia. Arrivata a quanto risulta solo il 9 aprile, il giorno precedente della festa della Polizia. Nell’occasione la determina dirigenziale per l’agibilità non risulta essere stata estratta al sorteggio per il controllo a campione.

Ma se l’agibilità dell’edificio non fosse stata verificata, il Comune potrebbe essere costretto paradossalmente a multare se stesso. Come avvenuto nelle settimane passate con l’area affitata alla Coop di Villa Fastiggi. Sarebbe un piccolo record da parte della giunta al tempo guidata da Matteo Ricci, che aveva fatto della velocità il suo principale termine di paragone. Il 29 febbraio era stato il sottosegretario al ministero della Cultura, l’esponente dei Fratelli d’Italia Gianmarco Mazzi, ad effettuare il taglio del nastro insieme al sindaco Matteo Ricci, al vice Daniele Vimini e all’assessore Riccardo Pozzi con la conduzione della giornalista Rai Silvia Sacchi. Peccato che successivamente l’opposizione di centro destra veniva a sapere delle difficoltà di agibilità e anche dei lavori non terminati all’interno dello stesso auditorium appena inaugurato. Si è scoperto infatti che non sono stati terminati i lavori all’interno del palas in un’area sotterranea, in un’altra al piano terra e addirittura una terza al primo piano. Niente male per un edificio per il quale sarebbero già stati investiti dodici milioni di euro prima di inaugurarlo e di utilizzarlo per il Rossini Opera Festival. E altri ancora sarebbero necessari per un utilizzo sportivo dell’impianto, fino ad ora destinato solo ad attività convegnistiche.

Della vicenda si stanno interessando i consiglieri di minoranza Giulia Marchionni (Pesaro Svolta), Giovanni Corsini e il battagliero, soprattutto sul vecchio palas, Daniele Malandrino (Fratelli d’Italia), che hanno sottolineato le carenze di agibilità ("Ora il Comune multerà se stesso?") e le difficoltà dei tecnici comunali nel mantenere le promesse fatte per l’uso sportivo del vecchio palas, ristrutturato a peso d’oro.