"L’austerity disorienta: e molti operatori protestano"

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Il Natale 2022 con le luminarie ridotte all’osso divide gli esperti del settore, tra accoglienza turistica e commercio. L’accensione natalizia, infatti, votata al rigore in tempi di crisi, riguarda solo l’albero in piazza e quattro portali luminescenti, negli ingressi del centro storico, destinati ai selfie. All’iniziativa il pollice verso è di Confcommercio e di Confesercenti, mentre dà una lettura positiva Paolo Costantini, presidente degli albergatori di Pesaro.

"La scelta dell’amministrazione disorienta – osserva Amerigo Varotti, direttore Confcommercio – perché non è in linea con gli obiettivi di città attenta al bello e vitale. Ho raccolto le proteste degli operatori che guardano altrove, da Fano a Fossombrone, dove cioè le amministrazioni hanno deciso di non disperdere il patrimonio di tradizioni natalizie e abbellimento dei centri storici. Illuminare il Natale, al netto della festa religiosa e senza scadere in nessuna celebrazione consumistica, fa bene alle famiglie che lavorano ed è un supporto al tessuto dei negozi di vicinato. Non è comprensibile – conclude Varotti – la scelta del Comune di disperdere l’impatto notevole, anche mediatico, che Pesaro ha nell’immaginario generale. Le migliaia di persone in piazza per l’accensione non le ho sognate. E’ un potenziale enorme". Confesercenti è perplessa: "Capiamo il principio con cui si è mossa l’amministrazione, ma così, il Natale è veramente triste – osserva Alessandro Ligurgo, direttore Confesercenti –. I nostri operatori sono divisi. Tutti si chiedono se ridurre l’orario di accensione e il periodo – dalle 19 fino alle 24 oppure dall’8 fino al primo gennaio – sarebbe già stata un’idea migliore rispetto alla mancanza di luminarie nelle vie. Magari se ci si fosse confrontati – Comune e associazioni – un esito migliore dell’attuale si sarebbe ottenuto". Di tutt’altro avviso Costantini: "Credo che l’amministrazione sia stata coerente con i messaggi che ha dato in questi mesi. Il sindaco lamenta, come tutti quanti, il caro energia. Aver fatto qualcosa di più sobrio, a mio avviso è un messaggio chiaro e necessario. Le iniziative? Quello che fanno gli altri Comuni non conta: ognuno la gestisce come crede. A fare la differenza non sono due o tre luci in più, ma a fare la differenza sono le iniziative organizzate per il periodo natalizio. Queste sono ricche. Anche quest’anno purtroppo, unico appunto che posso fare, è che ci si è dimenticati dellungomare: rimangono fuori, sempre dal circuito natalizio".

s.v.r.