L’autovelox di Cagli, una fabbrica di multe da 3 milioni e mezzo di euro solo nel 2022, va all’asta. Si cerca un nuovo fornitore perché quello attuale era stato scelto con una previsione di incassi pari a poco più di 200mila euro. La realtà invece ha superato ogni previsione. Per affidare il nuovo appalto, la gara è stata indetta dalla Provincia come stazione appaltante per conto del comune di Cagli e le offerte verranno selezionate attraverso una commissione esaminatrice formata dal direttore della Provincia Marco Domenicucci, dall’ex comandante della polizia locale di Terre Roveresche Milena Orlandi e dall’ingegner Marco De Sanctis. Oggi questa commissione si riunisce per iniziare ad esaminare le proposte avanzate dalle ditte che hanno risposto al bando. Che si divide in tre lotti. Il primo, per l’installazione del macchinario, ha un valore di 312.000,00 euro, il secondo per la gestione delle multe e dei contenziosi ha un valore di 2.165.000,00 euro e il terzo, per rintracciare i trasgressori all’estero, ammonta a
240.000,00 euro. Il criterio di aggiudicazione si basa sull’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualitàprezzo. Ecco quali sono le ditte: Costituendo Rti con Safety21 Spa mandataria e ServiceNet21 S.r.l. mandante, via Chopin, 12, Roma. Engine Srl, Viterbo, la laBconsulenze Srl di Roma, la Maggioli Spa di Santarcangelo di Romagna, la Nivi Spa, di Firenze, la Rti Municipia Spa - Cross Control Srl, Municipia S.p.A. (MandatariaCapogruppo) di Trento mentre la Cross control è di San Benedetto del Tronto, Safety di Roma, Sapidata Spa, San Marino, Soes Spa, Telese Terme, Benevento, Velocar Srl, Castiglione delle Stiviere.
Va precisato che per il primo lotto, quello relativo all’installazione dell’apparecchiatura, partecipano cinque ditte, così come sono in corsa 5 ditte per la gestione delle multe mentre sono solo 3 le aziende che si candidano a gestire le multe a carico di conducenti stranieri che transitano oltre ai 70 kmh in quelle semicurva della Flaminia. Rimangono in piedi intanto una lunga serie di ricorsi al giudice di pace di Urbino per una serie di vizi che gli avvocati difensori dei conducenti hanno messo in luce, come la presunta mancata omologazione dell’apparecchio, l’installazione non corrispondente a quanto stabilito dal prefetto, l’esosa applicazione di "spese di gestione extra notifica" che i legali ritengono immotivata.
ro.da.