Lavori per consolidare il palazzo ducale d’Urbania

Avviato il rafforzamento strutturale e la messa in sicurezza contro i terremoti. Il sindaco Ciccolini: "Felici che si recuperi e conservi quest’opera"

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Sono appena partiti importanti lavori che interessano il palazzo ducale durantino. I ponteggi, già in funzione da alcuni giorni, insistono sull’ala sud-ovest del museo civico contenuto nel palazzo e che sarà oggetto dell’intervento. Il contributo per i lavori arriva dalla Regione Marche relativamente alla messa in sicurezza sismica delle strutture culturali per un importo che si aggira intorno ai 180mila euro.

"Siamo felici di recuperare e conservare la cultura e l’arte di un territorio intervenendo sul nostro palazzo ducale – spiega il sindaco Marco Ciccolini –, quell’edificio infatti è sicuramente il simbolo della città di Urbania ma è anche un cardine delle attività culturali della Regione Marche. Francesco Maria II della Rovere scelse questo palazzo come una delle principale residenze dell’antico ducato di Urbino, con una delle librerie più importanti del periodo. Alla costruzione e alle successive modifiche lavorarono Francesco di Giorgio Martini e Girolamo Genga. L’intervento andrà a portare migliorie importanti su un palazzo di 6mila metri quadri, mole imponente che ne fa capire l’importanza". Il Museo civico durantino ospita preziose collezioni, importanti raccolte di grafica, disegni, quadreria, ceramica e i famosi globi del Mercatore. L’intervento incide sulle parti strutturali delle coperture di un ala del museo civico che verranno consolidate e sarà necessaria la sostituzione di alcune capriate. L’attenzione poi sarà incentrata anche al consolidamento delle volte, sulle quali sono già stati eseguiti dei saggi per avere la certezza che con l’intervento non si danneggino decorazioni nascoste. Il progetto è stato seguito dallo studio Ferri e Muccioli Architetti ed eseguiti dalla ditta Costruzioni Meliffi & Guidi di Urbania. Questo intervento si va a sommare ad altri interventi portati avanti a stralci sulla struttura del palazzo con l’obiettivo di restituire al territorio dell’antico Ducato di Urbino uno dei suoi simboli più importanti Rinascimento.

Andrea Angelini