L’azienda ospedaliera al top. Però non esiste più

L’azienda ospedaliera al top. Però non esiste più

L’azienda ospedaliera al top. Però non esiste più

Le performance dell’azienda ospedaliera Marche Nord sono tra le migliori d’Italia. O almeno lo erano, visto che l’azienda ospedaliera non esiste più, essendo stata inglobata dal primo gennaio nell’Azienda sanitaria territoriale che racchiude tutta l’offerta sanitaria della provincia. L’ha certificato l’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che fa capo al ministero della Salute, valutando i risultati dei manager di 53 ospedali pubblici, di cui 30 universitari, suddividendo quelli con più o meno di 700 posti letto. In questa seconda classifica rientrano anche gli Ospedali riuniti Marche Nord, con i presìdi di Pesaro (San Salvatore e Muraglia), e Fano (Santa Croce).

Il monitoraggio è stabilito dalla legge di Bilancio del 2019, che si basa sull’esame di diversi parametri: le attese al Pronto soccorso, i tempi di attesa per gli interventi, il rapporto mediciinfermieri per posto letto, i macchinari per la diagnostica, i conti in ordine.

L’anno preso in considerazione è il 2021, quando si facevano ancora i conti con la pandemia. La defunta azienda ospedaliera si pone ai piani alti della classifica per diversi parametri, ma in particolare spicca al primo posto per l’"Indice comparativo di Performance", che permette di valutare a parità di gravità del caso la durata del ricovero: se è troppo lungo vuol dire che l’ospedale ha problemi organizzativi.

In generale, dei 53 ospedali esaminati, 12 hanno un livello di performance basso, 32 medio e solo 9 alto. Oltre a Marche Nord nella top nine figurano: gli ospedali universitari Senese (Siena), Careggi (Firenze); Pisana (Pisa), Padova, Integrata Verona e Policlinico Sant’Orsola (Bologna); e gli ospedali S. Croce e Carle (Cuneo), Riuniti Marche Nord e Ordine Mauriziano (Torino).