
Suo padre, rappresentante, aveva espresso il desiderio all’amico Roberto, pizzaiolo-marinaio: "Facciamo di tutto perché nostra figlia possa vivere l’inclusione: l’uscita al largo era un sogno"
Pesaro, 9 giugno 2025 – Roberto fa il pizzaiolo da trent’anni, lavora sodo e non ha molto tempo libero nella sua giornata, ma una passione ce l’ha: la sua barca, per uscire in mare a respirare. L’altra notte non ha dormito al pensiero di come far salire Giorgia e la sua carrozzina sulla sua imbarcazione.
Ma quando domenica mattina lei è arrivata sul molo, pronta a salpare, tutti si sono mobilitati: che fossero della Lega Navale, a cui Roberto Mazza è iscritto da sette anni, o del Club Nautico, che ha messo a disposizione lo scivolo per semplificare le manovre, l’obiettivo era solo uno, regalare un sorriso a Giorgia e ai suoi vent’anni e permetterle di godersi il mare come tutti gli altri. "Mauro è uno dei rappresentanti che lavora con me – racconta Roberto –, siamo entrati in confidenza e così mi ha raccontato della disabilità di sua figlia e di quanto gli sarebbe piaciuto portarla a fare un giro in barca. Non me lo son fatto dire due volte e oggi vedere quanto sono felici mi commuove".
Roby, conosciutissimo a Pantano per la pizzeria che porta il suo nome, aveva imparato ad andar per mare con suo padre: "Sono nato a Soria e cresciuto sulle rive del Foglia – racconta –, una volta con gli amici abbiamo trovato una barchetta affondata nel fiume, i nostri genitori ce l’hanno rimessa a posto e uscivamo a remi per pescare i baganelli. Poi ho preso la patente nautica per poter affittare le barche quando andavo in vacanza; ‘Forever’ invece l’ho comprata dieci anni fa e da sette sono iscritto alla Lega Navale. Oggi è una gran giornata per me".
Mauro Di Nauta le inventa tutte per regalare un sorriso a sua figlia: "Siamo iscritti a tutto quello che è possibile perché Giorgia possa sperimentare l’inclusione: frequenta il centro diurno Il Mosaico al parco della Pace, l’Aias che dispone di una piccola piscina riscaldata, l’associazione Road Runners con cui partecipiamo alle podistiche spingendo le joelettes. Ci manca solo ‘Dopo di noi’, ma ci penseremo più avanti" sospira.
Poi per scacciare quel pensiero, si mette in costume, fa un tuffo a bomba e urla perché l’acqua è gelata, Giorgia ride, allora anche Roby si unisce alle gag e si lascia scivolare in acqua come una foca. Mentre Alice, la cugina di Giorgia, è attenta alla sveglia che ogni 20 minuti le ricorda di rifornire la Peg che alimenta e disseta Giorgia: "Io voglio guardare il bicchiere mezzo pieno – dice il papà –, sono del ’68 perciò ricordo bene com’era Pesaro negli anni Ottanta per i disabili. I tempi sono cambiati, per cui non mi lamento: oggi la città è molto vivibile, le barriere architettoniche stanno sparendo, la gente è più abituata ad incontrare portatori di handicap e dunque più accogliente, meno a disagio".
E Roberto l’ha dimostrato col suo gesto: "Ci siamo conosciuti solo nel 2021, perché prima abitavamo a Montecalvo in Foglia, ma il feeling è sbocciato in modo naturale". Un legame destinato a lievitare, come le sue fantastiche pizze.