Le aziende in panne Scavolini, i tir ’allagati’ Biesse e Benelli Moto: gli operai a casa prima

L’acqua ha invaso il piazzale del parcheggio a Chiusa di Ginestreto

Le aziende in panne  Scavolini, i tir ’allagati’  Biesse e Benelli Moto:  gli operai a casa prima

Le aziende in panne Scavolini, i tir ’allagati’ Biesse e Benelli Moto: gli operai a casa prima

Nella zona industriale di Chiusa di Ginestreto i disagi più marcati li ha avuti la Scavolini: camion bloccati nei piazzali invasi dall’acqua. Alla Biesse nella tarda mattinata la società ha deciso di mandare a casa tutti i dipendenti ed alcune squadre hanno iniziato a lavorare per rinforzare i punti più pericolosi e cioè quelli che danno verso il Foglia, posizionando sacchi di sabbia. Ma non è bastato perché alcuni reparti di lavorazione sono stati poi invasi dall’acqua. Ma non c’era più nessuno.

Qualche problema nelle altre fabbriche di chiusa di Ginestreto solamente dovuti all’assenza di personale. Dice Marcello Tomassini della Cmt che è accanto alla Biesse: "Alcuni dipendenti non si sono presentati al lavoro per paura delle condizioni meteo, altri invece sono arrivati e sono ripartiti perché hanno ricevuto telefonate dai familiari preoccupati. Per il resto come fabbrica non abbiamo avuto problemi".

Lavoro parzialmente fermo solamente alla Scavolini "perché non ha tenuto un fosso che è qui accanto – dice Valter Scavolini – per cui l’acqua è tracimata raggiungendo i piazzalli del carico e scarico, quindi i camion non si sono mossi. Purtroppo siamo sotto la collina e l’acqua si è scaricata tutta in questa zona. Comunque la situazione sta piano piano migliorando per cui pensiamo nel pomeriggio di riprendere il carico e lo scarico dei camion regolarmente".

In stato di allerta per per la piena del Foglia anche tutta la zona che dalla ex Pica scende la città. Per cui prima di rimanere in ‘trappola’ in strada della Fornace Vecchia, dietro il casello autostradale, dove già nei mesi sc orsi c’erano stati problemi con l’esondazione del Foglia, tutti a casa: "Siamo andati al lavoro, poi però per non rischiare di rimanere bloccati verso le 11,30 siamo andati tutti quanti a casa e già lungo la via c’erano venti centimetri di acqua", dice una dipendente della Benelli Moto. Nelle stesse condizioni dei 70 dipendenti della casa del Leoncino, gli impiegati del grande magazzino "Obi", perché anche in questo caso la direzione, con l’acqua che saliva, ha deciso di mandare tutti a casa. Un po’ queste le aree critiche – anche in via Toscana nessun allarme – perché da Xanitalia "tutto è andato avanti regolarmente anche se con un po’ di apprensione per quello che rilanciavano i social", dice Franco Signoretti. Altra aziendea che questa mattina per non rischiare ha deciso di chiudere i battenti è stata la Trona di Tamburinelli che a qualche centinaio di metri dalla casa circondariale di Villa Fastiggi.

Problemi, infine, ieri mattina anche per chi ha preso il treno – ironia della sorte per evitare sorprese in auto –, per recarsi a Milano per lavoro perché tutti i passeggeri sono stati fatti a scendere a Rimini. Per cui molti hanno dovuto rinviare gli impegni presi nella capitale lombarda a miglior meteo.

m.g.