Le famiglie della parrocchia di San Carlo portano conforto a due sacerdoti contagiati

E’ in questi momenti che si vede la solidarietà nelle comunità, a maggior ragione se il riferimento è ad una comunità parrocchiale oltre che civile. Perciò a San Carlo Borromeo, nel quartiere di Pantano, le famiglie si stanno organizzando per portare i pasti ai due sacerdoti contagiati dal Covid, don Josè, colombiano di origini ma perfettamente integrato nel tessuto cittadino, e Don Marco Di Giorgio, che pur essendo parroco di Montecchio, in attesa di sistemare l’appartamento che dovrà ospitarlo, abita nei locali della parrocchia di San Carlo, di cui in passato è stato anche parroco. Proprio lui racconta come vivono la situazione: "Non so dove abbiamo preso il virus, incontriamo tante persone. Poi, vivendo nella stessa parrocchia, è probabile che uno dei due abbia contagiato l’altro. Non potendo uscire nemmeno per fare la spesa, il gruppo famiglie ci porta i pasti a casa, senza di loro non avremmo saputo come fare". Quanto alle sue condizioni di salute ’Digio’ - con questo nomignolo è conosciuto in città da tutti - racconta: "Finora non avevo patito molto, mentre nell’ultima notte la febbre è salita a 38 e mezzo. Mi sento un po’ tutto rotto, con dolori soprattutto alla schiena, come capita anche quando si ha l’influenza. Che alla fine non si sta bene nemmeno distesi nel letto".

e.f.