Le ossessioni del medico per coprire la compravendita

Proseguono nel frattempo le indagini dei Nas di Bologna, coordinati dal sostituto procuratore di Rimini Paolo Gengarelli, che hanno portato alla luce un vero e proprio ‘business’, che spingeva i no vax di tutta Italia a percorrere centinaia di chilometri per farsi certificare la somministrazione del vaccino da parte del dottor Bonato. E pensare che il medico aveva provato in tutti i modi a rimanere nell’ombra. A chi entrava nel suo ambulatorio per un falso Green pass, chiedeva di spegnere lo smartphone o di mettere l’uso ‘in aereo’. Lui stesso riponeva il cellulare nel cassetto. Quasi ossessivamente, setacciava il suo ufficio alla ricerca di eventuali cimici. Non aveva pensato al lampadario. I Nas avevano posizionato la telecamera proprio lì ed ha ripreso per circa tre mesi tutti i passaggi di denaro tra i clienti e il dottor Bonato, con una cimice che ha registrato tutte le conversazioni che non si attardavano in grandi discussioni filosofiche ma andavano subito al dunque: il cliente pagava, il medico intascava rilasciando subito dopo il green pass falso che appariva sul telefonino del compratore. Tra loro anche medici, fisioterapisti, farmacisti, ginecologi, tutti del Faentino, che il gip ha sospeso dall’attività professionale.

E sono stati annullati anche tutti i green pass prodotti dal dottor Bonato.