"Le riproduzioni di Raffaello costano troppo"

L’opposizione presenterà una interrogazione al consiglio comunale: "Altre ditte chiedono 10 volte di meno"

"Le riproduzioni di Raffaello costano troppo"

Alcune delle 28 opere tratte da Raffaello, stampate su pannelli di legno e ritoccate

"Perché abbiamo pagato delle riproduzioni di Raffaello circa 10 volte il costo medio?". A porre la domanda, o meglio l’interrogazione formale che verrà discussa al primo consiglio comunale utile, sono tutti i consiglieri comunali di opposizione. Che vogliono delucidazioni dal sindaco Maurizio Gambini su tutti i passaggi pre e post inaugurazione della mostra “Raphael Urbinas“, allestita a fine marzo al primo piano del Collegio Raffaello con 28 riproduzioni di suoi dipinti e pensata per rimanere permanentemente allestita in omaggio al genio del Sanzio.

"Nell’interrogazione – spiega Maria Francesca Crespini – ricostruiamo tutte le vicende dell’esposizione, gestite direttamente dal sindaco, che aveva la delega alla cultura, e dal suo staff, ma fatte pagare interamente al Legato Albani". A giugno del 2023 Gambini informa Rossi dell’idea, con un preventivo di 80mila euro più iva chiesto alla ditta Haltadefinizione di Modena, controllata da Franco Cosimo Panini Editore, azienda specializzata in operazioni di questo tipo. A settembre il consiglio del Legato Albani ratifica il fatto che nel frattempo, ad agosto, il presidente Rossi aveva già accettato un nuovo preventivo, concordato con sindaco e scontato di 5mila euro, arrivando quindi a 75mila più iva. "Sempre a settembre – è scritto nell’interrogazione – il presidente fa verbalizzare che gli accordi con il comune di Urbino sono di suddividere tale spesa ma, considerando che il Legato ha le risorse, propone di valutare l’opportunità di accollarsi l’intera spesa, e così viene deliberato; però l’ente fa difficoltà a giustificare la spesa che non collima con le finalità statutarie, e la pone in bilancio alla voce “Arredi e attrezzature ufficio e sale Collegio“. La mostra viene inaugurata dal prosindaco Sgarbi il 28 marzo 2024, il Legato spende anche altri 16mila euro per allestimento e custodia, ma già il 28 giugno delibera di cedere la mostra gratuitamente al Comune per difficoltà di gestione. Che, a sua volta, con delibera di giunta n. 143 del 17 luglio passa la concessione a Urbino Servizi, con un contributo per la gestione di 73.000 euro".

La minoranza vuole spiegazioni: "La cittadinanza deve sapere quale ruolo ha avuto il prosindaco Sgarbi, storicamente legato a Panini, in questa mostra. Perché è stata scelta la ditta Haltadefinizione s.r.l. senza chiedere, anche se l’importo è sotto soglia, almeno tre preventivi? Ne abbiamo chiesto ad altre ditte per stampe analoghe e ci risultano prezzi inferiori di 10 volte. Perché il Legato Albani ha inserito i pagamenti come spese di arredamento e quanti visitatori ha avuto la mostra in questi tre mesi? Non poteva essere gestita direttamente dall’assessorato alla cultura?".

Giovanni Volponi