"Le storie siamo noi". E i libri diventano gioia

Avviato il progetto che punta ad avvicinare i ragazzi alla lettura. Trame semplici per attirare l’attenzione. "Ecco i nostri consigli"

"Le storie siamo noi". E i libri diventano gioia

"Le storie siamo noi". E i libri diventano gioia

L’Istituto Comprensivo Marco Polo di Lucrezia di Cartoceto ha avviato quest’anno il progetto “Le storie siamo noi”, che punta ad avvicinare i ragazzi ai libri e ad appassionarli alla lettura. Il progetto si realizza nei diversi plessi dell’istituto ed è rivolto agli alunni di tutte le classi.

A cinque mesi dall’avvio, abbiamo intervistato alunni e insegnanti per capire come sta procedendo il progetto e se ci sono alcuni aspetti da mettere a punto. I prof e gli alunni della scuola sono concordi nell’affermare che il percorso introdotto quest’anno nel nostro istituto è molto interessante non solo per sviluppare il lessico, le capacità linguistiche e di comprensione di un testo, ma anche per dare la possibilità ai ragazzi che normalmente non leggono a casa di viaggiare con la fantasia e fare esperienze immedesimandosi nella vite degli altri. Il progetto di lettura permette inoltre, secondo molti insegnanti, non solo di conoscere ed approfondire temi importanti, che vanno spesso al di fuori degli argomenti studiati in classe, ma anche di costruire un rapporto più aperto tra professore e alunno.

Non manca qualche difficoltà. “La lettura ad alta voce”, segnala ad esempio un insegnante, “può risultare faticosa per chi non è abituato, così come può essere difficile trovare il tempo per la lettura, perché il programma scolastico ha tempi ristretti. Tuttavia”, conclude il docente “si è organizzato un calendario ben strutturato, il quale rende possibile un buon svolgimento del progetto” Un altro aspetto su cui tutti sono d’accordo riguarda l’importanza che riveste la scelta del libro. Un titolo “sbagliato” può infatti demotivare la classe. Quali devono essere allora i criteri da considerare per la scelta del libro? “Certo non è facile accontentare i gusti di tutti” sostengono alcuni alunni della terza A, “però alcuni ragazzi vorrebbero leggere libri più vicini a situazioni famigliari o disagi comuni ai ragazzi della nostra età, cosicché il libro possa essere più coinvolgente e interessante”. Ma ci sono anche altri criteri per la scelta di un libro.

Secondo il professor Matassa ad esempio la trama deve essere facile da seguire: nomi stranieri, trame eccessivamente complesse, sequenze dialogiche troppo lunghe, ma anche riferimenti a personaggi e avvenimenti sconosciuti ai ragazzi non aiutano la comprensione del libro. La semplicità delle storie, ma anche l’abilità e la capacità di chi legge, diventano allora fondamentali per rendere chiaro e piacevole l’ascolto da parte degli alunni. Per le scuole che volessero seguire l’Istituto M. Polo in questo progetto concludiamo segnalando qualche titolo: gli alunni della seconda D consigliano ad esempio il libro "Bianca come il latte, rossa come il sangue" (parla di un ragazzo che s’innamora di una ragazza che ha una malattia) e "Io non ho paura", la storia di un ragazzino ambientata negli anni ’70.