REDAZIONE PESARO

Le tensioni con il mondo di Ricci e la polvere sotto il tappeto

Oggi il sindaco prova a ridimensionare quello sfogo, senza riuscirci granché: io gli sponsor li cerco per i fini istituzionali...

Oggi il sindaco prova a ridimensionare quello sfogo, senza riuscirci granché: io gli sponsor li cerco per i fini istituzionali del Comune – dice in sostanza – e non per dirottarli verso Vuelle e Vis. Non ho cambiato nessuna prassi del passato.

E invece, anche dando per buona questa versione, le parole di Biancani suonano comunque come una presa di distanza dai metodi delle giunte precedenti, quando il Comune gli sponsor li cercava eccome, dirottando poi in alcuni casi i fondi verso altri privati. In tutto questo, per esempio, il ruolo dell’ex capo di gabinetto Franco Arceci è stato emblematico, anche nel rapporto tra il Comune e la Vuelle, di cui ha iniziato a guidare il Consorzio nel 2022 quando era in pensione ma ancora attivissimo al fianco di Ricci. E’ per questo, in fondo, che i tifosi biancorossi scrivono ovunque “Fuori la politica dalla Vuelle“.

La sensazione è che Biancani non abbia capito fino in fondo l’effetto delle sue parole, eppure un indizio avrebbe dovuto intuirlo dal fatto che si siano indispettiti molto – moltissimo – coloro che ruotano intorno a Ricci. Soprattutto non c’è dubbio che non sia andato giù a nessuno il passaggio "Io non voglio essere indagato" che rimanda – volutamente o no – ad Affidopoli ed è diventato un assist per l’opposizione.

Il caso sponsor, peraltro, è solo l’ultimo di una serie di episodi che da un anno creano tensioni nel mondo del Pd cittadino. Non è un caso che i racconti – magari anche ingigantiti – filtrino dal Comune: è segno che un malessere esiste. C’è chi per esempio è stato testimone di una lite ben oltre i livelli di guardia con il vicesindaco Daniele Vimini, i cui rapporti con Biancani sarebbero tutt’altro che idilliaci; c’è chi aggiunge che a finire spesso nel mirino sia stata l’assessora Camilla Murgia e in molti assicurano che uno degli scontri più rumorosi (nel senso sia dei decibel usati dai contendenti sia del rumore che il fatto ha provocato in Comune) sia stato con Massimiliano ‘Lothar’ Amadori, fedelissimo di Ricci. Di più: Biancani avrebbe minacciato anche di non versare al Pd la quota di stipendio imposta a ogni amministratore. Ora lui potrà ridimensionare questi episodi, anche negarli. Ma il solo fatto che certe voci circolino e arrivino fin qui dovrebbe farlo riflettere.

E’ chiaro infine che tutto questo venga ora silenziato. Ricci è impegnato a esportare il suo modello nelle Marche e Pesaro deve brillare come il pavimento del salotto di casa quando arrivano gli ospiti. Ma dopo le elezioni regionali, vedrete che uscirà fuori un bel po’ di polvere da sotto i tappeti.

Roberto Fiaccarini