REDAZIONE PESARO

“Le Vie dei Presepi“ a Urbino in mostra ancora per due giorni

Ultimi due giorni per ammirare Urbino popolata di natività: “Le Vie dei Presepi“ infatti stanno giungendo al termine e la...

Ultimi due giorni per ammirare Urbino popolata di natività: “Le Vie dei Presepi“ infatti stanno giungendo al termine e la...

Ultimi due giorni per ammirare Urbino popolata di natività: “Le Vie dei Presepi“ infatti stanno giungendo al termine e la...

Ultimi due giorni per ammirare Urbino popolata di natività: “Le Vie dei Presepi“ infatti stanno giungendo al termine e la ventiquattresima edizione chiuderà i battenti domani sera (orari 10-13 e 15-19), con numeri al momento in linea con l’ultimo anno: "Fino a venerdì 3 gennaio – spiega Nicola Betti, presidente della Pro Loco Urbino – abbiamo avuto un numero di visitatori paganti (i bambini entrano gratis, ndr) sovrapponibile allo scorso anno, ma contiamo negli ultimi giorni di superare i circa duemilasettecento ingressi dell’ultima edizione. Quest’anno per noi è stato un anno di investimenti in vari settori, dagli adeguamenti in materia di sicurezza alla nuova grafica, dall’affissione di manifesti nelle città costiere a nuovi materiali per l’allestimento, tutti investimenti che sicuramente daranno frutto anche negli anni a venire. E poi abbiamo portato delle opere davvero eccezionali provenienti da Bergamo che hanno riempito San Domenico e stanno riscuotendo un grande successo: dieci diorami, ovvero dei paesaggi in prospettiva costruiti dentro un “cubo“ e visibili solo da una finestrella, tutti diversi nell’ambientazione e di qualità davvero alta, che sono il fiore all’occhiello di questa edizione".

Ma non solo diorami: da Bergamo sono giunti anche un curioso “presepe in valigia“ e tre natività ispirate al presepio napoletano del ’700. In due suggestive cantine di via Barocci invece troneggiano il grande presepe meccanico riproducente un quartiere della Roma ottocentesca e un gruppo di circa venti statue in ceramica dipinta datate 1938, di proprietà del liceo artistico Scuola del Libro, che quest’anno celebra i 100 anni dalla fondazione, realizzate da uno dei primi docenti.

Accanto a questi tre luoghi principali, visitabili col biglietto unico, ci sono altre decine di punti più piccoli, come vetrine di negozi, le chiese di san Francesco e del duomo, finestre di case private, persino un sottoscala in uno dei tanti vicoli della città, un presepe a grandezza naturale con abiti rinascimentali (oratorio delle Cinque Piaghe) e un enorme presepe sotto le arcate di corso Garibaldi.

Conclude Betti: "Un ringraziamento al Comune per il costante sostegno, all’Arcidiocesi e alla Parrocchia Universitaria per concederci una location d’eccezione come San Domenico e a tutti i volontari che aiutano nell’allestimento e nella preparazione: senza di loro non saremmo arrivati a 24 anni di mostra".

g. v.