Lenzuolo antifascista al liceo di Pesaro: botta e risposta tra insegnante e Questore

Dopo la visita della Digos al Mamiani, Clemente rassicura: “Solo un controllo, nessun atto intimidatorio”

Il lenzuolo fuori dal liceo Mamiani

Il lenzuolo fuori dal liceo Mamiani

Pesaro, 6 marzo 2023 - Nessun atto intimidatorio, ma l’approfondimento da parte delle forze dell’ordine riguardo l’origine del manifesto antifascista che da martedì 28 febbraio campeggia fuori la sede, a palazzo Morselli, del liceo Mamiani.

"Il fascismo non è solo improprio, ma anche incostituzionale”, è quanto campeggia sul lenzuolo da giorni. Il Carlino mercoledì 1 marzo riportava le ragioni della libera espressione: una classe di liceali, con l’insegnante, hanno approfondito la cronaca relativa alla collutazione avvenuta, un paio di settimane fa,  fuori il liceo Michelangiolo di Firenze, passato come un “attacco squadrista“.

In classe sono state approfondite le esternazioni della preside dell’istituto fiorentino e del ministro Valditara riguardo l’accaduto. L’opinione che i giovani hanno maturato l’hanno resa pubblica sul lenzuolo. Ma a generare un tam tam mediatico, già dalle prime ore di scuola di oggi,  è stato il messaggio scritto su facebook dal professore Michele Gambini il quale ha cercato ragguagli riguardo le verifiche che la Digos ha fatto a scuola, proprio in relazione al lenzuolo. ù

"Questa mattina sono venuti al Liceo Mamiani due funzionari della Digos a chiedere conto dello striscione appeso al muro della scuola da alcuni studenti – ha scritto in prima battuta il professore –. Non conosco le ragioni che possano aver portato la Digos a questo intervento, ma in mancanza di un più completo chiarimento esso ha inevitabilmente un sapore intimidatorio. Un intervento del Questore potrebbe facilmente rassicurarci ed eliminare qualsiasi dubbio a riguardo”.

Detto, fatto. Prima dell’ultima campanella, il questore Raffaele Clemente, ha chiamato il professore Gambini, il quale tramite facebook ha aggiornato la questione: "Ho appena ricevuto una telefonata del Questore – ha scritto Gambini – che si è premurato di chiarire che lo scopo dell’intervento a scuola era di capire se lo striscione fosse degli studenti o di soggetti esterni per sincerarsi che non ci fosse qualcuno che coinvolgesse la scuola indebitamente. Il Questore ha voluto anche ribadire che la Costituzione è in tutte le sue parti, compresa la sua essenza, antifascista, la cornice dell’azione delle forze di pubblica sicurezza. Lo ringrazio per la sollecitudine con cui si è mosso, mi sembra un contributo importante per mantenere un clima sereno”.

Per chi non avesse seguito l’antefatto avvenuto ecco una sintesi: a Firenze la polizia ha identificato sei militanti di Azione studentesca (di cui tre minorenni) recatisi fuori dal liceo fiorentino per distribuire volantini con lo slogan del movimento di destra. Per reazione, alcuni del Sum, il collettivo di sinistra dello stesso liceo, sono usciti per allontanarli.

Alle reciproche offese, i “neri“ sono passati alle mani. I sei di Azione studentesca dovranno rispondere, intanto, di violenza privata. La preside dell’Istituto fiorentino ha scritto una lettera a studenti, genitori e insegnanti dove stigmatizzava la violenza quale prodromo al regime fascista, il ministro Valditara ha criticato la presa di posizione della preside: "Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole”.

La preside ha scritto: "Il fascismo in Italia è nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti”. Da qui la critica del Ministro: “È una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà”.

Le reazioni politiche rispetto alle frasi di Valditara, non si sono fatte attendere: il 5 marzo in 40mila hanno riempito piazza Santa Croce, “in difesa della scuola e della Costituzione”, con una manifestazione organizzata dalla Cgil.