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‘Leo Club’: il racconto della diversità vista con gli occhi dei bambini

Sabato 14 e domenica 15, il Leo Club Pesaro organizza una mostra a Palazzo Gradari per promuovere l'inclusione e l'abbattimento delle barriere mentali, con conferenze, laboratori e disegni dei bambini del centro Azobè. Un'occasione per educare i più piccoli alla diversità.

‘Leo Club’: il racconto della diversità vista con gli occhi dei bambini

Cos’è la diversità? È la condizione di chi è considerato da altri, o considera se stesso, estraneo rispetto a una presunta normalità. A questa definizione, però, i ragazzi del Leo Club Pesaro non ci stanno e, sabato 14 e domenica 15, organizzeranno una mostra a Palazzo Gradari a favore dell’inclusione e dell’abbattimento di tutte quelle barriere mentali che hanno preso casa nell’immaginario collettivo, attraverso il progetto "Leo and Azobè for diversity", in collaborazione con Azobè Onlus: "Attraverso un’idea della nostra socia, Giorgia Righi, è nato questo evento e saranno previsti degli incontri nella giornata di sabato e dei laboratori domenica – spiega Clelia Bisello, presidente del Leo Club Pesaro –. Con l’aiuto dei bambini del centro Azobè, infatti, abbiamo potuto allestire una mostra a Palazzo Gradari, nel Salone Nobile, con tutti i loro disegni. Gli appuntamenti inizieranno da sabato alle 10.30, con l’inaugurazione della mostra. Alle 16, invece, la conferenza "Uguali o diversi?", con lo psicologo Bernardo Gili e il pedagogista Filippo Sabattini. Domenica mattina, invece, il laboratorio per bambini alle 10.30, e a seguire la conferenza "Biodiversity", un viaggio attraverso la biodiversità nel regno animale con l’entomologo Enrico Fausti ed il biologo Cristian Gori: "Per aiutare i bambini attraverso la comprensione di una vasta tematica come la diversità, l’abbiamo suddivisa in tre percorsi – dice Mariastella Guanci, presidente Azobè Onlus –. Per prima cosa, abbiamo fatto guardare loro dei cartoni animati che affrontassero questi argomenti, come ‘Alla ricerca di Nemo’, per far capire loro che la diversità non è un impedimento, ma un modo per dimostrare di aver grinta nell’affrontare la vita. Come secondo percorso, abbiamo organizzato un incontro con Giorgia Righi e Matteo Masetti, dove i bambini hanno potuto interfacciarsi direttamente, ponendo domande e sciogliendo i loro dubbi. Infine, il laboratorio pittorico, in cui i bambini, seguiti da Luca Sguanci, hanno potuto dare sfogo a tutta la loro esperienza". Anche Giorgia Righi ha voluto raccontare la sua esperienza con i piccoli curiosi: "All’inizio erano intimiditi, ma poi ci hanno sommersi di domande. Ancora non è stata posta la giusta attenzione nei confronti dei bambini riguardo a questa tematica, perché solo partendo dai più piccoli si potrà avere una comunità di adulti consapevoli".

Alessio Zaffini