Lesioni anche in tre stanze di Palazzo Ducale

Il prefetto dormirà in foresteria. Intanto Ricci attacca la destra e pressa Acquaroli: "Faccia il presidente e chieda lo stato di emergenza"

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Anche il Palazzo Ducale di piazza del Popolo lesionato dal terremoto. Ieri mattina il prefetto Tommaso Ricciardi ha dovuto lasciare tre stanze dell’appartamento che si snoda lungo un corridoio che parte dal salone degli Alabardieri. Siamo in pieno Rinascimento perché questo palazzo voluto dagli Sforza risale alla fine del ’400. Ora si attendono le perizie dei tecnici e della Soprintendenza per capire come fare e come agire per ‘sanare’ le lesioni, alcune molto vistose come quella che è stata riscontrata nel bagno dell’appartamento.

Tutto questo è avvenuto dopo che il sindaco Matteo Ricci, andando a visitare la palazzina fatta sgomberare – in totale una ventina di persone –, l’altro ieri in una traversa di via La Marca, diffondesse un pesantisimo video contro la giunta regionale guidata da Acquaroli accusata di non voler chiedere lo stato di emergenza per il terremoto. "Acquaroli faccia il presidente della Regione Marche – ha detto Ricci – e non ascolti gli irresponsabili che discriminano un comune dall’altro per il colore politico. Chieda al governo lo stato d’emergenza e lavoriamo insieme per ottenere i fondi che servono a sistemare gli edifici danneggiati".

Poi ha aggiunto: "Ho letto un resoconto vergognoso del Consiglio regionale di ieri. Come fa la destra a dire che non abbiamo bisogno di aiuto? Ogni giorno sommiamo danni al patrimonio pubblico (scuole, musei, biblioteche, uffici pubblici ndr) a quello privato. Lo stato d’emergenza è la precondizione per essere aiutati. Pesaro, Fano e altre città della costa hanno bisogno di un sostegno concreto, tutti i marchigiani hanno gli stessi diritti". Ricordando poi che quello dello scorso 9 novembre è stato il terremoto più forte degli ultimi 100 anni nel territorio. Quindi l’appello: "Quando ci sono calamità come queste si aiutano i cittadini danneggiati. Se nessuno lo farà come faranno le persone sfollate a rientrare nelle proprie abitazioni?".

Dopodiché sempre nella mattinata di ieri è arrivato anche il ‘rosario’ delle lesioni che il sisma ha provocato negli edifici religiosi: per la diocesi di Fano: 4 chiese risultano danneggiate seriamente e sono state chiuse. In altre 5 chiese e nell’Episcopio ci sono danni significativi.

Per la diocesi di Pesaro ci sono danni significativi nella Cattedrale e nell’Episcopio. Altre 4 Chiese sono danneggiate e chiuse, mentre ulteriori 6 presentano danni diffusi pur essendo ancora aperte.

m.g.