I Caraibi sono qui, sulla nostra costa, acqua cristallina, mare calmo e termometro che sfiora i 30 gradi (massima 26,6, dati del Comune) in pieno autunno: tutto bello, ormai da giorni, mancano solo i lettini per completare l’opera. Perché in tutto viale Trieste, dal porto fino all’hotel Alexander, ci sono solo due stabilimenti balneari aperti, nel senso che ancora stanno fornendo i lettini, oltre a docce e servizi, a chi li chiede. Sono i bagni Spinaci, a Ponente, poche decine di metri da viale Marconi verso il porto e i Bagni Primavera, alla fine del viale. Insomma, la decisione del sindaco Matteo Ricci, – ricordate? "a Pesaro l’estate non finisce qui. Ieri ho firmato l’ordinanza che prevede la proroga al 1 ottobre 2023 della fine della stagione balneare" – in concreto è caduta nel vuoto. Perché sui circa 20 stabilimenti balneari del viale – quindi senza contare Sottomonte – solo due stanno permettendo sia ai loro bagnanti stagionali che agli altri bagnanti pesaresi o ai turisti che vengono da fuori di usare lettini e, fino a l’altro ieri, ombrelloni. In realtà, la stagione balneare si chiude il 30 settembre. E questi giorni di ottobre sono extra, molti titolari hanno deciso di restare nel calendario fissato. Tanto che non c’è neanche servizio di salvataggio. Ma molti stabilimenti avevano chiuso anche giorni prima del 30 settembre.
Dice la titolare storica dei bagni Spinaci, Savina Zazzaroni: "Proprio oggi ho tolto i circa 10 ombrelloni che abbiamo dato finora, ma diamo ancora i lettini, una ventina, a chi ce li chiede, 5 euro a lettino (escluso i nostri clienti, cui vanno gratis), per tutto il giorno, con uso del bagno e della doccia. Noi siamo sempre stati i primi ad aprire e gli ultimi a chiudere. Capisco che qualcuno dei miei colleghi sia stanco. Ma quest’anno il mare è stato marrone per via delle alluvioni fino a metà giugno. Restare aperti ancora, anche se siamo quasi a metà ottobre, per noi non è uno sforzo. Andremo avanti fino a che il meteo ce lo permette, che credo sia tutta questa settimana".
E ovviamente, i clienti ai bagni Spinaci ci sono. Lo stabilimento fa il pieno nel week end, con la gente che arriva presto per poter contare sul lettino. Uno dei clienti storici dei bagni è Luigi Giordani, che dice: "Io vengo qui da quando ero bambino, e dico grazie alla nostra bagnina, per questo servizio". Con lui altre clienti, che si stanno godendo i quasi 30 gradi della giornata: "Con queste giornate, non possiamo mollare. Io verrei qui anche per mezz’ora", dice una di loro. Nei giorni scorsi, qualcuno è dovuto tornato indietro perché già alle 10 del mattino i lettini erano finiti.
Ma sulla stagione corta o lunga, rincara la dose Alessandro Corsini, titolare dei bagni Primavera. Lui di lettini disponibili ( e gratuiti) ne ha una trentina, e tiene ancora il ristorante aperto. "Ma se dobbiamo allungare la stagione – dice Corsini – allora bisogna che il Comune o qualche altro ente programmi degli eventi per settembre e ottobre. Da un po’ di anni se cominci ad aprire ad aprile e maggio sono più i soldi che butti che quelli che incassi. Invece il tempo è bello verso la fine della stagione. Quindi muoviamoci. Come? Non so: ad esempio spostando avanti l’inizio della scuola, per permettere alle famiglie di venire al mare anche a settembre. Altro esempio, il Rof: perché non farlo a settembre visto che ad agosto la città è già piena per tutto il resto?".
Anche Corsini, nel suo stabilimento, ha avuto il pieno, soprattutto questo week end: "Sì – dice – negli scorsi sabato e domenica eravamo al completo, e la gente mi mandava i messaggi per prenotare il lettino la sera prima per il giorno dopo". Nel week endè rimasto qualcosa aperto anche Sottomonte. Un bar o poco più. Ma il resto era un deserto. Nonostante i Caraibi.
Alessandro Mazzanti