Un intervento conservativo sta per essere avviato in uno dei più grandi complessi edilizi di Cagli, l’ex Seminario vescovile (foto). Un lungo palazzo storico a circa 100 metri da piazza Matteotti, che fino agli anni ‘60/’70 era stato sede di un collegio per seminaristi con annessa scuola media e, fino ai primi anni del dopoguerra, anche dei due anni di Ginnasio, dove insegnò, dal 1938 al 1940, Italo De Feo, antifascista confinato a Cagli dal regime e poi diventato il primo direttore della Rai e del TG 1. Recentemente, alcune porzioni del tetto erano state danneggiate dall’incuria del tempo e le conseguenti infiltrazioni d’acqua ne hanno consigliato la chiusura del fabbricato principale. Poi, qualche giorno fa, la piacevole sorpresa: sul cancello del giardino sono apparsi degli annunci sull’avvio di lavori per circa 270mila euro. Il restauro, che toccherà una parte più compromessa del manto di copertura in coppi, sarà a carico della Diocesi di Fano, con fondi del 5x1000.
Decine di ragazzi hanno soggiornato nell’ex seminario e pure prelati importanti, tra cui i cardinali Elio Sgreccia e Pietro Palazzini. Fu una vera opportunità per i giovani del Catria e Nerone in famiglie bisognose o lontani dall’unica scuola media, la Michelini Tocci, con sede a Cagli. Ci furono anche molti che proseguirono nella propria vocazione e poi diventarono amati parroci del territorio. Dopo la chiusura del seminario i locali furono usati per una scuola di lingue, l’Atrium, oltre che come sede della Caritas e asilo comunale, con annessa cucina per la mensa. In un altro locale prospicente al grande giardino c’è oggi una scuola di danza, Movimento e Fantasia, frequentata da molte giovani.
Dopo la lunga, forzata, chiusura molti cagliesi auspicano che all’intervento imminente ne seguano altri per la sistemazione delle parti interne, così da rendere di nuovo utilizzabile per nuove attività lo spazioso complesso. I lavori dovranno essere completati entro il dicembre 2024 e finalmente l’antico seminario tornerà ad essere del tutto agibile, con la soddisfazione dei tanti cittadini che l’avavano frequentato e conosciuto e delle nuove attività.
Mario Carnali