DAVIDE EUSEBI
Cronaca

L’extravergine che vince il tempo: bagliori balsamici di purezza

L’azienda "Il Conventino" produce alcuni degli oli migliori al mondo: viaggio nell’eccellenza di frantoio.

Egidio Marcantoni con uno degli suoi prestigiosi oli; sotto: la figlia Francesca

Egidio Marcantoni con uno degli suoi prestigiosi oli; sotto: la figlia Francesca

Gli oli extravergini respirano le stagioni e con esse le erbe, i fiori, la terra dove vivono gli ulivi. I grandi oli extravergini rilasciano sensazioni lentamente, senza temere il tempo, pur essendo l’olio, al contrario del vino, un prodotto che tende a deperire con gli anni. Ma ci sono oli resistenti e vivissimi anche a distanza di tempo. Extravergini che vincono il tempo, e che partono da una constatazione di cui ognuno di noi dovrebbe essere conscio e ben felice, ringraziando il cielo: la nostra provincia produce alcuni degli oli extravergini più buoni e sani d’Italia e dunque del mondo. Siamo un territorio straordinariamente vocato e abbiamo produttori che grazie ad una attenzione maniacale al campo, alla raccolta e alla spremitura, con il supporto della tecnica riescono a imbottigliare opere d’arte da mangiare: l’olio è un cibo, masticatelo a lungo e intensamente.

E’ il caso dell’azienda agricola "Il Conventino" di Monteciccardo, di Egidio e Francesca Marcantoni: un magnifico esempio di circuito chiuso, dove tutto viene coltivato e prodotto a centimetro zero. Gli extravergini che ne derivano sono distillati di purezza capaci di dialogare a lungo con i nostri sensi. Prendiamo il "Fra Pasquale", monovarietale di oliva raggiola, ad esempio. E’ un olio di una complessità incredibile. Si annuncia con sensazioni verdi di erba medica, uno sfalcio vegetale che ben presto evolve in note olfattive finissime che spaziano dall’agrumato balsamico di scorza di bergamotto, per sconfinare nell’assenzio. Un extravergine sorprendente, che smentisce la comune accezione di raggiola varietà che ha soprattutto una nota ammandorlata.

Tutta verde invece l’esplorazione olfattiva della varietà di Ascolana, denominata "Fra Bernardo". Qui si passa da sensazioni di edera ferita, ad evoluzioni balsamiche che portano fino al pino silvestre. Un olio extravergine freschissimo, altissimo. Entrambi bastano da soli (un cucchiaino) per condire rispettivamente insalate ricche con erba cedrina e menta, o, nel secondo caso, pesci e carni importanti. Due esempi virtuosi di un frantoio eccellente, da primato.

d.e.