Lezioni dal vivo, l’Università riapre le aule

Dopo due anni di pandemia, dall’ultima settimana di settembre si tornerà alla "normalità", senza più distanziamento e mascherine

"Puoi sederti qui. Buona lezione!". Questa è la scritta che gli studenti universitari hanno trovato sulle sedie delle aule quando sono tornati a seguire lezioni dal vivo a fine 2020, anche se con alcune interruzioni nei mesi successivi. Scritte poste su una seduta ogni tre, per garantire il distanziamento sociale, come da normative anticovid. Due anni dopo, tale dicitura non servirà più: a fine settembre, l’Università di Urbino riprenderà le attività didattiche totalmente dal vivo, senza distanziamento e senza obbligo di mascherine, a meno di differenti indicazioni ministeriali dell’ultimo secondo. E così dovrebbe essere per tutto l’anno, pandemia permettendo. "Ricominceremo durante l’ultima settimana del mese, prima con i corsi triennali, poi con quelli magistrali. La ripartenza sarà successiva a lunedì 26, per dare tempo agli studenti di votare – spiega Giovanni Boccia Artieri, prorettore alla Didattica –. In questi giorni è uscita una normativa ministeriale per le lezioni scolastiche che parla di attività solo in presenza e non obbligatorietà di mascherine e distanziamento: per noi ancora non è arrivato alcunché di specifico, ma prevediamo che sarà lo stesso e ci prepariamo a ripartire così, senza però dimenticare l’esperienza digitale accumulata. Abbiamo sollecitato i docenti a lavorare sugli spazi Moodle a disposizione, per sperimentare metodologie di didattica innovativa, sia in aula, sia da remoto, supportando anche i non frequentanti. Ogni insegnante sceglierà quali adottare, indicandolo nei programmi di studio".

Dal vivo anche gli esami, che manterranno la sessione aggiuntiva introdotta in pandemia, ma con una novità: "Introdurremo le prove intermedie per chi frequenta i primi anni delle lauree triennali o a ciclo unico, da svolgere durante un’interruzione del calendario didattico, tra 2 e 4 novembre. Si potranno prevedere solo per corsi superiori ai 6 crediti e non saranno obbligatorie: i docenti decideranno se effettuarle, in base alle caratteristiche dell’insegnamento. Poi lo studente sceglierà se integrare il voto dell’esame finale con il risultato ottenuto o se ripartire da zero in sede d’appello. Ciò si faceva già in altri atenei e servirà sia per capire a che punto si trovi la classe, durante il corso, sia per aiutare la transizione dalla scuola all’università. Sarà possibile farle anche per i primi anni delle magistrali, che però hanno un andamento diverso e magari non ne sentono il bisogno". Novità anche di tipo tecnologico, perché l’università ha ammodernato 65 aule, tra Urbino e Fano: "I tecnici hanno sostituito i teli di proiezione con schermi o materiali migliori, abbiamo acquistato proiettori ad alta luminosità e definizione e installato impianti audio Bose, affinché il suono arrivi anche alle ultime file. Inoltre, avevamo già acquistato 60 lavagne digitali tattili (touchboard) e ciascuna aula ora ha un computer di sala e una connessione internet a gigabit. Le abbiamo iperattrezzate".

Nicola Petricca