L’Hospice di Fossombrone raddoppierà i posti letto

L’incremento è previsto entro l’anno per accogliere i pazienti non oncologici. Parla il dottor Alberto Brunori: "Più attenzione all’assistenza a domicilio".

L’Hospice di Fossombrone  raddoppierà i posti letto

L’Hospice di Fossombrone raddoppierà i posti letto

Mentre il Comitato pro ospedale bacchetta il sindaco per avere – secondo loro – fatto "scena muta" di fronte all’assessore regionale alla sanità Saltamartini, su un altro fronte arriva una notizia positiva: l’hospice di Fossombrone apre anche ai pazienti non oncologici.

È prossima l’apertura di una nuova ala della struttura per le cure palliative che ospita pazienti da tutta la provincia. Il dottor Alberto Brunori, che la dirige, fa sapere infatti che "i lavori sono a buon punto e l’inaugurazione della nuova ala avverrà in tempi brevi". Il complesso si chiamerà “Il giardino del Duca“ e "se non ci sono imprevisti – precisa ancora Brunori – sarà pronto e funzionante entro la fine del 2023". A oggi dispone di 10 posti letto, ma a breve passerà a un totale di 19. Spiega Brunori: "Ogni anno accogliamo circa 200-210 pazienti e relative famiglie, ma con l’ampliamento riusciremo a coprire tutte le richieste e a ospitare anche pazienti non oncologici, in particolare persone affette da malattie neurodegenerative come la SLA. In questo modo non sarà più solo un luogo dove passare gli ultimi giorni di vita ma un posto dove affrontare i momenti di difficoltà per poi tornare a casa, una volta superati".

Brunori aggiunge poi che l’hospice sarà in grado "di affiancare nell’assistenza chi decide di tenere a casa i propri cari dando loro tutto il supporto necessario. Per farlo abbiamo indetto ed espletato, per la prima volta nelle Marche, un concorso per dirigenti medici nella disciplina delle cure palliative. Il loro arrivo ci consentirà di gestire al meglio tutti i pazienti ricoverati e quelli a domicilio".

Ancora: "Oltre a fare formazione ai medici di base, accogliamo in hospice giovani medici e cerchiamo di dare loro tutte le competenze necessarie per poter affrontare e risolvere i problemi legati alle cure palliative di base". Conclude Brunori: "In autunno avvieremo un nuovo corso sulla presa in carico dei pazienti con Alzheimer. Si tratta di corsi rivolti ai familiari e hanno lo scopo di trasferire alcune competenze a chi si occupa in casa di pazienti con patologie croniche".

a. b.