Libri, narrativa e poetica di Giovagnoli

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"L’ho vista in riva al fiume. Pochi attimi, o solo d’incoscienza un barlume? Ho vagato nel mondo dei sogni. Un tempo indefinito". E’ l’inizio della poesia che introduce il romanzo “Il mio Angelo Custode“ del poeta e scrittore di Belforte all’Isauro Virginio Giovagnoli, 80 anni. Un lavoro appena “sfornato“. "Un sogno, una realtà, o magari solo un desiderio che si sia materializzato. Chi lo sa, unica e vera verità? – scrive Giovagnoli –. Nessuno, perché qualunque cosa ci sia, esista o sarà, avverrà nel tempo che è stato stabilito".

L’interrogativo avrà una risposta leggendo le 114 pagine di un libro tutto da sfogliare e gustare possibilmente con una luce soffusa. Vale la pena di leggerlo, ma soprattutto di meditarlo, perché Giovagnoli al romanzo abbina proprio la poesia, l’essenza dell’anima. Ma non è finita qui, Giovagnoli ha raddoppiato con “Il volo della farfalla dorata - il Mondo Parallelo“. Un altro lavoro di 157 pagine che lo scrittore del Montefeltro ha portato avanti in questo periodo di quasi-isolamento dovuto alla pandemia. "Questo mio libro – introduce Giovagnoli – porta con sé tutte le mie nascoste preoccupazioni, l’angoscia e il tormento, che incontro scavando in profondità nel mio essere, nel vivere alcuni dolci e burrascosi passaggi della mia vita. Una farfalla dalle ali dorate con le sembianze umane, sarà l’artefice della rinascita mia e di mia moglie. Sarà lei che ci porterà a rivivere una perenne gioventù, in un mondo parallelo al nostro, prima della dipartita". Giovagnoli è partito dalla poesie per passare poi ai romanzi. Il primo libro fu “Io capobranco nel mirino della mafia“. "Un po’ come il primo bacio – chiosa Giovagnoli – che non si scorda più". Poi è arrivato il secondo che ha vinto il premio internazionale di Montefiore, altri due libri nel 2020, due lavori nel 2021 e ora questi ultimi, sempre pubblicati da Youcanprint.

Amedeo Pisciolini