Pesaro, licenziati dal Centro per l’impiego. Storia di un paradosso

Messi alla porta i lavoratori del front office, uffici e formazione

Vesel Basha, addetto al front office ora licenziato (Fotoprint)

Vesel Basha, addetto al front office ora licenziato (Fotoprint)

Pesaro, 7 dicembre 2018 - Il Centro per l'impiego l’impiego di Pesaro si rinnova. Cambia ragione sociale. Invece di dare lavoro lo fa perdere. Due giorni fa, dopo lettere ultimative, rinnovi di mese in mese, proteste ripetute sui giornali, sono stati licenziati 7 dipendenti che assicuravano il servizio di front office e altro. Tra loro, c’è Vesel Basha, 61 anni, origine albanese, ma cittadino italiano. Da 4 anni era al ‘front office’ per ascoltare e indirizzare tutti coloro che entravano al Job di via Luca della Robbia. Era dipendente della Cm service spa di Ivrea, società incaricata prima dalla Provincia e poi dalla Regione di garantire personale all’ufficio. Ora la Regione non ha rinnovato l’appalto con la conseguenza che la Cm service ha licenziato tutti. Due sono stati riassunti con un contratto di 10 ore settimanali (dalle 36 precedenti) per pulire bagni e pavimenti.

Dice Vesel Basha: «Alla fine le nostre proteste apparse spesso sui giornali non hanno portato al risultato sperato: siamo stati appena licenziati. Mi hanno detto che potevo rimanere lavorando solo 10 ore a settimana, con 2 ore di impegno al giorno. Un paio di persone hanno accettato ugualmente, e devo dire che il direttore del Job di Pesaro ha fatto di tutto per garantirci il lavoro. Ma non c’è stato niente da fare. I due che sono rimasti hanno un contratto fino a marzo 2019. Io ero qui da anni e adesso la Regione ci butta in strada. C’era chi faceva segreteria, chi seguiva l’organizzazione dei corsi, io ero al front office da mezzogiorno alle 19, e poi chiudevo tutto e controllavo ogni stanza. Oggi sono tornato qui al Job per iscrivermi nella lista dei disoccupati. In un attimo sono passato dall’altra parte del bancone».

Spiega Claudio Andreani, direttore del Job di Pesaro: «Col licenziamento del personale di questi giorni, sono rimasto al front office anch’io perché non non c’era nessuno da dislocare all’ingresso. Il personale è impegnato negli uffici con le persone, e sono tante, che vengono a lasciare il nominativo e a chiedere informazioni o ad iscriversi ai corsi di formazione. Due dei dipendenti della Cm hanno accettato di rimanere per fare le pulizie. Evidentemente in Regione hanno ritenuto che non fosse possibile garantire lo stesso orario di prima malgrado non mancasse il lavoro». Aggiunge Vesel Basha: «A 61 anni, lontano dalla pensione, come riesco a trovare lavoro? Non c’è stata la minima considerazione del servizio svolto, del giudizio del direttore Andreani, dell’esigenza di garantire un certo numero di personale. Niente, hanno tirato una riga e siamo andati a casa».