ROBERTO DAMIANI
Cronaca

Licenziato il prof assenteista (ma si tiene i soldi)

Il ricercatore dell’università di Urbino uccel di bosco per 21 anni. Non dovrà restituire gli stipendi e avrà una regolare pensione

Un’aula dell’Università di Urbino: il 62enne aveva vinto il concorso nel ’97 per Chimica Ambientale

Un’aula dell’Università di Urbino: il 62enne aveva vinto il concorso nel ’97 per Chimica Ambientale

Pesaro, 29 ottobre 2024 – È un ricercatore universitario di chimica, ma soprattutto un tipo che prende le cose con calma. Per 21 anni, cioè dal 2003, non si è fatto mai vedere in facoltà. Riceveva lo stipendio ma stava a casa o andava per il mondo e comunque non produceva nessuna ricerca. L’altro ieri, l’Università di Urbino lo ha licenziato all’unanimità per assenteismo.

Il ricercatore si chiama Luciano Lattanzi, 62 anni, di Montecopiolo. Quando iniziò il procedimento disciplinare nel giugno scorso, disse al Carlino: “Mi hanno sempre boicottato, e non ho nemmeno un computer di servizio. Allora ho capito che non mi lasciavano fare niente e ho preso atto”. Il suo contratto, risalente al 1997, gli permetteva di lavorare anche a casa ma comunque di produrre qualcosa, fosse pure un approfondito studio sulla direzione delle nuvole.

Sicuramente nessuno dell’Ateneo lo ha cercato con decisione per due decenni fino all’arrivo del rettore Giorgio Calcagnini. Che ha scoperto una decina di ricercatori ’distratti’, e tra loro spiccava il nome del professor Luciano Lattanzi. Aperto il procedimento a giugno, ecco ora cosa è stato deciso: “Si è conclusa l’istruttoria del Collegio di Disciplina dell’Università di Urbino relativa al procedimento nei confronti del dottor Luciano Lattanzi, dalla quale è emersa una condotta gravemente inadempiente rispetto ai doveri di ufficio. Alla luce delle risultanze istruttorie, il Collegio ha deliberato all’unanimità la proposta di applicazione, ai sensi degli artt. 87 e 89 del regio decreto n. 1592 del 1933, della sanzione di destituzione senza perdita del diritto a pensione o assegni. La proposta di licenziamento, trasmessa al Consiglio di amministrazione di Ateneo, è stata approvata nella seduta del 25 ottobre 2024”.