Divieto di balneazione a Pesaro per liquami in acqua, ma per meno di un giorno

Valori sopra la norma a Levante, nel tratto tra la fine di viale Trieste e i Gelsi. Il Genica non c’entra. Oggi nuovi esami di Arpam, valori nella norma

La spiaggia nei pressi dei Gelsi, dove è scattato, poi revocato, il divieto di balneazione

La spiaggia nei pressi dei Gelsi, dove è scattato, poi revocato, il divieto di balneazione

Pesaro, 24 giugno 2022 - E' durato poco meno di 24 ore un divieto di balneazione, che per alcuni versi aveva dell’incredibile, in un tratto di spiaggia che comprende sei stabilimenti balneari. Quelli che vanno dalla fine della rotatoria lato sud di viale Trieste fino a coinvolgere metà dello stabilimento bagni Gelsi. Un punto frequentatissimo dai bagnanti. L’ordinanza di divieto di balneazione è scattata perché i valori – sostanzialmente si sta parlando di inquinamento di una specie particolare di colibatteri fecali (enterococchi)–, sono risultati al di sopra della norma. Poi la revoca. 

Con l'ordinanza 1161 di stamattina, che segue la comunicazione con i dati relativi al campionamenti svolti ieri da Arpam, "che ringraziamo per la sua professionalità e celerità", sottolinea Heidi Morotti, assessora alla Sostenibilità. Valori rientrati nella norma, dunque.

"L'amministrazione ha fatto una serie di controlli negli scarichi dei palazzi che danno su quel tratto di spiaggia, e non è risultato nessun caso anomalo. Il Genica non è – continua la Morotti – perché le ultime piogge risalgono al 9 di giugno e l’11 sono stati fatti i prelievi ed è risultato tutto quanto in regola. Potrebbe essere anche una situazione di inquinamento che nasce dalle correnti per cui si sono andati a concentrare in questo tratto di litorale sostanze inquinanti provenienti da altri posti. In questo momento non capiamo, ma continueremo e cercare le cause". L’assessore non lo dice ufficialmente ma tre le ipotesi che si stanno mettendo sul tappeto anche un possibile errore delle analisi per cui oggi l’Arpam ha effettuato altri campionamenti delle acque davanti ai sei stabilimenti coinvolti.

Solitamente casi di inquinamento si verificano, soprattutto dopo forti piogge, alla foce del Genica. Ma in questo caso non ci sono state piogge torrenziali e la foce del torrente fra l’altro è anche molto lontana dal punto risultato inquinato.