Lite Pesaro, calci e pugni tra donne in tribunale

Due congolesi in azione: tutto è nato per una questione di eredità. Colpito anche il neonato che era in braccio a una delle protagoniste

Il tribunale di Pesaro

Il tribunale di Pesaro

Pesaro, 8 novembre 2019 - Urla, pugni, schiaffi, calci. E il pianto disperato di un bimbo piccolo, vittima innocente di un quarto d’ora di pura rabbia folle e incontenibile. Zuffa tra donne ieri mattina in Tribunale. Erano le 12.45 circa quando il piano zero di palazzo di Giustizia si è trasformato in un ring in cui a darsele di santa ragione sono state due sorelle di origini congolesi.

Una terza, che spalleggiava una delle due impegnate nel corpo a corpo, aveva in braccio un bimbo di circa due anni. E nella colluttazione è finito purtroppo pure il piccolo che ha ricevuto un colpo sotto l’occhio. C’è voluto l’intervento della guardia giurata Emilio Sarrubba, della Fenice Security Service, e di altri dipendenti del Tribunale, per separare le due litiganti. A scatenare l’alterco sarebbe stata una questione legata all’eredità. Tutto è nato infatti mentre le tre sorelle erano in coda davanti all’ufficio della volontaria giurisdizione. A un certo punto, forse per una parola sbagliata o sopra le righe, due di loro si sono attaccate. Nel palazzo sono risuonate le grida selvagge delle contendenti. Che dalle parole sono subito passate alle mani. Il caos ha attirato l’attenzione di avventori e dipendenti. Il primo a buttarsi nella mischia per tentare di separare le donne è stato un dipendente dell’ufficio ricezione atti che si trovava lì in quel momento. L’impiegato non ci ha pensato un attimo a darsi da fare per riportare la calma ed evitare il peggio. Ma le due, accecate dalla rabbia, non si sono fermate. Hanno continuato a menare pugni e calci. E lo stesso impiegato ha rischiato di essere colpito. Purtroppo una manata è arrivata al bambino in braccio alla terza sorella la quale parteggiava per una delle due cercando di tenersi a distanza.

Ma nella concitazione del momento non è bastato a difendere il piccolo, che ha ricevuto un colpo sotto l’occhio. Nel frattempo sono arrivati a dare man forte anche la guardia giurata insieme con altri ufficiali di polizia giudiziaria e alcuni agenti della penitenziaria. Alla fine le litiganti sono state divise. Hanno entrambe riportato ecchimosi e qualche escoriazione, anche se una ha avuto la peggio. Poi sono state accompagnate all’uscita. Separate.