Furioso litigio ieri sera tra due coinquilini provenienti da Somalia ed Etiopia con la casa nella zona di Piazzale D’Annunzio, zona Casco di Valentino. Improvvisamente, dei testimoni hanno visto un giovane africano correre in strada a torso nudo con evidente perdita di sangue sotto un’ascella. Urlava che non riusciva a respirare. Sono stati chiamati 118 e carabinieri in modo da soccorrere il giovane e per scoprire che cosa fosse successo. Da una prima ricostruzione dei fatti, i militari hanno identificato e portato in caserma un somalo che condivideva la casa col ferito. Difficile capire chi o cosa abbia fatto scattare la reazione dell’etiope nei confronti del somalo, di un’apparente età di 40 anni. Probabilmente si trattava di una questione di convivenza, del tipo chi doveva pulire la stanza o il bagno e non trovano una soluzione si è passati dapprima alle spinte e poi al coltello. Un fendente che ha colpito un polmone dell’uomo ed è per questo che aveva difficoltà sempre maggiore a respirare. Secondo i testimoni, l’uomo di nazionalità somala stava perdendo molto sangue e questo potrebbe aver compromesso il quadro clinico. Dopo non poca difficoltà, l’uomo è stato portato in ospedale e qui è stato medicato. Non era in pericolo di vita ma i medici attendono il decorso per almeno due giorni.
Sarebbe stato ritrovato anche il coltello usato dal coinquilino per colpire. Resta da capire se in casa ci fossero altre persone che in qualche modo possano raccontare ai carabinieri le fasi dell’aggressione e del sanguinoso ferimento. Non è chiaro se le persone coinvolte abbiano lo status di rifugiati e quindi inviate qui dalle autorità o che siano a Pesaro dopo esser arrivate senza avere una meta precisa. Ulteriori accertamenti saranno necessari anche nella giornata di oggi. Va detto che la comunità somale ed etiope a Pesaro è molto ridotta. Soltanto negli ultimi due mesi, alcuni di loro sono arrivati prendendo alloggio in zone centrali.
Infine, l’aggressore etiope è stato portato in caserma per l’identificazione e per notificargli i provvedimenti che potrebbero scaturire se il magistrato ravvisasse gli estremi del tentato omicidio. A quel punto, potrebbe scattare anche l’arresto ma fino a tarda sera questo non era stato deciso.
ro.da.